La nostra Madre Terra è di per sé un paradiso perfetto, una sfera, un gioiello blu, una perla intatta e genuina, sospesa nell’immensità del cosmo. Instancabile e generosa dispensatrice di vita, ci procura, inoltre, senza tregua, una miriade di doni indescrivibili, tramite la bellezza che ci offre. SNATURARE… Questo è purtroppo tanto diffuso oggi.
S-NATURARE: privare la Natura della propria natura, della propria Essenza, tagliarla dalla sua origine, da quel seme “divino” dato dal Creatore. SNATURARE. TAGLIARE dall’origine. Per rovinare… Gli uomini di una volta, anche in un passato non tanto lontano, erano degli osservatori della vita, della Terra e ne avevano dedotto delle leggi ben precise, fuori dai concetti mentali, intellettuali o, al contrario, solamente superstiziosi. Molto più maturi, pragmatici, dotati di una coscienza larga e desta, si trasmettevano questo sapere, senza tempo, di generazione in generazione. Il frutto della Saggezza, insomma, un’educazione nella quale erano immersi fin dall’inizio della loro vita. Il contatto con la Natura era permanente, o quasi, e così come conoscevano se stessi, conoscevano anche Lei, consapevoli dei limiti da non oltrepassare, delle leggi da rispettare perché tutto potesse rimanere nella grande armonia data inizialmente dal Creatore. Non andando molto in là nel tempo, l’uomo aveva un atteggiamento che generava l’equilibrio, che è un atteggiamento molto diverso da quello largamente diffuso oggi (e che sta sconvolgendo e rovinando ogni cosa) e che ci fa pensare che egli si trovi sotto altre influenze, purtroppo malevole. L’uomo si è lasciato imbrigliare in una battaglia sottile. Oggi si trova preso nelle reti (o “nella rete”) di un’idea che cerca di SNATURARE tutto. Quest’influenza cerca di farci credere che non siamo parte integrante della natura e che possiamo addirittura vivere senza di lei. Viviamo già da decine di anni in grandi città che sono contro natura (tra cemento, metallo, vetro, bitume), non camminiamo più (la macchina ha sostituito le nostre gambe), le nostre relazioni si sono smaterializzate a causa dei cosiddetti “mezzi di comunicazione” che, di fatto, ne riducono la qualità, facendola diventare sempre più superficiale e facendo sì che ci nascondiamo, non fidandoci più dei nostri sensi, sempre più inibiti.
SNATURARE. Togliere lo spirito, l’anima della NATURA. SRADICARCI DALLA MADRE NATURA…. Questa è l’obbiettivo tacito (e taciuto) di quella influenza che in pochi decenni ha mostrato il suo vero volto attraverso l’invasione di ciò che chiamiamo TECNOLOGIA e il progresso della scienza. SNATURARE è proprio svuotare un essere vivente (un minerale, un vegetale, un animale, un uomo) dal suo compito originario – dal ruolo che deve assumersi, dal suo obiettivo, dal suo posto predefinito dal piano della grande armonia dell’universo. Oggi la tecnologia vuole farci credere che le macchine (sotto qualsiasi forma) possono sostituirsi completamente alla Natura, che tutto può e deve passare per il suo tramite, per una maggiore “efficienza”, comodità, rapidità… Il Pianeta non è abbastanza “intelligente” dopo milioni di anni di vita, di equilibrio? La Terra ha bisogno dell’intermediario di uno strumento artificiale per fare meglio di ciò che è e ciò che fa? Chi o cosa ci può far credere a tale menzogna? Chi ha interesse a sostituirsi al ruolo e all’esempio favoloso del nostro Pianeta in marcia? Per quale motivo? Per un motivo soltanto economico o che va oltre, un qualcosa ancora più serio? Vuole e cerca di impossessarsi delle nostre scelte, padroneggiare la nostra vita, le nostre opinioni, decisioni, atti e sviarci al fine di farci abbandonare il “buon senso” (quello che è in armonia con il senso della vita) e la strada giusta – quella giusta per l’umanità, la strada che rivela di essere quella buona per tutti gli esseri viventi. SNATURARE è sporcare inannzitutto un’idea e poi la natura: è introdurvi elementi non compatibili con essa (la plastica, i carburanti, i conservanti, i coloranti, i fertilizzanti, le medicine chimiche).
SNATURARE è attaccare la Natura frontalmente al fine di indebolirla e far credere che può perfino essere “incrementata” – che avrebbe bisogno di essere “migliorata”, attrezzata. È farci credere che lei non è capace di farci mangiare tutti – mentre in realtà alcuni (una minoranza) beneficiano di un cibo vergognosamente ricco e abbondante (costoso, di origine animale, a base essenzialmente di carne e di latticini) a discapito del resto della popolazione del Pianeta. Non è mai successo in passato, che ci fosse un consumo così alto di carne animale, documentate dalle cifre che oggi conosciamo (miliardi ogni anno). SNATURARE significa farci mangiare cibo non fresco, preparato senza vita né amore, senza le mani, senza l’anima. Significa che soltanto le macchine preparano. Va da sé che questo cibo ci fa ammalare, ci rende morti, nel sottile – e questo non è privo di conseguenze sul nostro umore, sulla nostra psicologia, sui nostri sentimenti, sulla nostra considerazione, rispetto e riconoscenza verso il prossimo. Viviamo in una società in cui i bambini, i nostri figli, mangiano e bevono tutto quanto pare loro: cibi e bevande quasi privi di elementi vivi provenienti dalla stessa Natura; i quali li portano giò alla loro età, a ingrassare e li avvia alle dipendenze da tante sostanze (zucchero, ormoni, etc.), che preparano il terreno a future malattie, estremamente difficili da curare in seguito. Bambini, che perfino le mamme stesse, li abituano a mangiare camminando per strada (per andare più veloce, o per soddisfare le voglie ingannevoli del bambino-re), il che crea per forza – oltre ad una inconsapevolezza – un disturbo fisiologico, una sottovalutazione se non, infine, un disprezzo del cibo…!
Viviamo in una società decadente che porta i suoi figli a finire ipnotizzati dalla falsità di un’esistenza totalmente astratta, parallela a quella vera, fuori dalla realtà della terra; che li porta ad abbandonare il corpo (dono della Madre, e la Madre stessa incarnata) nella vita terrena, e l’esperienza che esso permette.
Le macchine SNATURANO il nostro posto e compito sano in seno alla società. Tutto ci fa lavorare ora verso l’astratto. Fare del pane con le proprie mani o coltivare la terra sono diventati lavori “sporchi”: come se la materia “terra” fosse sporca, mentre racchiude tutti gli elementi (minerali, oligoelementi… digeriti e trasformati dalle piante) e i semi che ci fanno mangiare più volte al giorno… Diventati dipendenti da un cellulare, da una connessione, da onde, da elettricità, da un computer, da uno schermo, da una macchina o un aereo, siamo tagliati dalla realtà concreta della Terra, e siamo posti in scatole di metallo, gabbie di Faraday, che ci alienano dalla vita e dalla realtà. La televisione ci induce a vivere una vita per procura, una vita artificiale, che inganna i nostri sensi, la nostra mente (mischiandosi al nostro intimo, alla nostra psicologia). Sottomette – spesso senza il nostro avallo – una parte di noi stessi a un certo tipo di esperienza, di situazioni traumatizzanti (uccisioni, atti di violenze) alle quali prendiamo parte. I bambini sono immersi in questi scenari. Chi non ha avuto brividi vedendo i nostri bambini di 5 anni prendere una mitragliatrice “falsa” e sparare con gran rumore in direzione dello schermo, dell’immensa macchina video che si anima davanti a lui ?… Dovrebbe esserci una rivolta da parte dei genitori, e di tutti noi! Chi ci vuole manipolare e avvilire a tale punto ? Chi vuole la nostra caduta, avviandoci verso la schiavitù? I nostri sensi sono contemporaneamente addormentati che esageratamente sollecitati e utilizzati senza sottigliezza, delicatezza, raffinatezza. La luce artificiale sconvolge le nostre ghiandole, i nostri sistemi endocrino e nervoso, che sono sollecitati eccessivamente. Il rumore che ha riempito lo spazio, la nostra sfera di vita, ci impedisce una qualsiasi introspezione, riflessione, meditazione, allontanamento. L’elettricità è il vettore essenziale di questa nuova era del “tutto tecnologico”.
La TECNOLOGIA vuole sostituirsi alla natura: e la SNATURA per raggiungere il suo obbiettivo. Non sappiamo ancora i probabili danni che, ad esempio, gli OGM porteranno: forse una modifica radicale e irreversibile della nostra struttura, di tutti i nostri organi, ma anche delle piante e degli animali. E se ci svegliassimo un giorno come in un incubo con piante dalle forme completamente destrutturate (come abbiamo già visto con il mais OGM), animali mostruosi con apparenze inaspettate (e pertanto spaventose) con un mix incongruo di organi (come stanno già facendo in alcuni esperimenti)!
Senza parlare di un uomo distrutto, che debba fare appello alla scienza per sopravvivere, cioè per curare i danni della destrutturazione di cui è stato vittima il suo corpo. Mentre, una volta, viveva in armonia e in piena salute in mezzo e grazie alla Natura… Allora, ci possiamo risvegliare di fronte a questo spirito che ci vuole SNATURARE, che si vuole sbarazzare della Natura, che vuole rovinare tutto ciò che lei porta, per poi poter dire che ESSO È IN GRADO DI FARE MEGLIO, che è in grado di riparare i danni, mentre è stato lui stesso a danneggiare intenzionalmente. Non c’è peggio di chi vuole apparire per brillare. La Natura invece è discreta, ma si trova dappertutto. Allora, badiamo a individuare ciò che nel nostro quotidiano vuole snaturare e snaturarci. Con cibo artificiale impacchettato in plastica, con macchine di cui non abbiamo bisogno per respirare o correre, con immagini violente che mirano ad allontanarci dalla nostra natura, dalla benevolenza, dalla spontaneità, dalla fratellanza e dalla solidarietà. SNATURARE è mettere la morte in primo piano.
La morte è nei film con le armi, è con il fuoco della guerra, con l’onnipresenza dell’elettricità e della luce artificiale, con suoni e musiche aggressive il cui scopo evidente è di creare la disarmonia sia esteriore che nel nostro intimo (toccando le emozioni tramite i nostri sensi manipolandoli)… I film che parlano di morte, di assassini, di ospedali, di vampiri, di mostri, di sofferenza, di coppie e famiglie distrutte, di catastrofi di ogni genere. Tutto ciò che ci possa mettere nella paura emozionale, che ci indebolisce. Mentre c’è tanta bellezza da scoprire nella Natura… E i nostri figli sono addirittura nutriti da questo cibo indigesto che passa tramite i loro occhi e che si mischia lentamente e si diffonde intenzionalmente giorno dopo giorno, nelle loro menti (il loro subconscio). È proprio un attacco alla nostra dignità di uomini e alla nostra salute. SNATURARE è il non rispetto della natura che è in ognuno di noi. SNATURARE è prendere un minerale per farne una bomba nucleare o polvere da sparo. Metalli estratti in quantità mostruose dal ventre della Terra per le nostre reti elettriche, macchine varie, edifici… Il grembo della Madre è felice di essere spogliato di una tale quantità di metalli? A quali conseguenze ignote porterà questo squilibrio…?
SNATURARE i vegetali, senza il loro consenso, al fine di utilizzarli come veleno (alcool, tabacco, ecc.) e non come medicina, e che alla fine ci danneggiano (non si tratta qui di un pregiudizio, bensì di una costatazione pragmatica) e che non vanno nel senso della salute del corpo… SNATURARE gli animali, con una messa in schiavitù, tramite il sistema di allevamento intensivo e irrispettoso, che li fa soffrire fin dalla nascita, dai primi giorni di vita, tanto fisicamente quanto psicologicamente, in un ambiente carcerale – e la cui fine sarà il mattatoio, lontano dalla vecchiaia che non conosceranno mai… Lasciare che accada tutto questo significa lasciare che l’uomo stesso venga travolto e snaturato. Accecato, egli non sembra vedere il pericolo che risiede nell’allontanarsi da Madre-Natura. Una volta prigioniero dalle conseguenze di scelte prese al suo posto – che riguardano direttamente persino la sua salute, la sua dignità, la sua sopravvivenza, la sua eredità – si ritroverà intrappolato, senza poter cambiare il funesto scenario. E forse, allora, sarà troppo tardi… Nella Tradizione Essena, che è la vera origine di tutte le correnti e tradizioni del mondo attraverso le varie epoche, spieghiamo quali sono le leggi che reggono la nostra vita, il Pianeta, l’universo. Quali sono le risonanze, le corrispondenze tra il nostro corpo (microcosmo) e l’universo (macrocosmo). Esistono realmente delle leggi senza tempo, provate, osservate, senza superstizione o pregiudizio. Si tratta della vera e autentica ecologia delle origini, di quella complessiva, spirituale e di ampio respiro, che non considera soltanto il piano fisico, terreno, che sta “in basso”, ma che si radica e va ad attingere dalle radici del non manifestato, cioè sul piano più sottile.
La Tradizione millenaria degli Esseni ( che ha origine da Enoch) mette in luce come gli uomini potrebbero diventare più consapevoli della loro responsabilità e del loro ruolo sulla Terra,del loro ruolo rispetto ad essa e a tutti i regni che lei porta. Un antico sapere, senza barriere, senza frontiere, una Saggezza millenaria che è una base indiscutibile di Saggezza, riconosciuta e condivisa, quella che si ritrova in tutti i primi popoli del nostro Pianeta. Il nostro obiettivo è che ognuno di noi possa risvegliarsi alla realtà e alla propria realtà, nel rispetto, nella consapevolezza, nel mutuo sostegno, nella riconoscenza degli altri esseri… LA TERRA È VIVENTE, la Terra si prende cura di noi come una madre. Siamo immersi nel suo vasto grembo, nell’atmosfera d’acqua blu, nella quale viviamo, spesso in modo inconsapevole e senza gratitudine. La Terra è soltanto dono e generosità in ogni istante: la manifestazione di un amore disinteressato che scaturisce senza sosta dalla fonte creatrice. La Terra è come un eco, è ad immagine del Sole, che dà la vita: lui la trasmette, la dà attraverso di lei che la mette in forma, la plasma e poi la manifesta. L’uomo può ancora ritrovare la sua nobiltà, riscoprendo, capendo e applicando le leggi fondamentali di rispetto dell’esistenza, ridiventando la guida e il custode di tutti gli esseri viventi e della loro Madre, la Terra. Questo è uno degli obiettivi della Tradizione Essena contemporanea, la quale ha creato una nuova dinamica rilanciando un’informazione, un’educazione globale (mettendo in evidenza le corrispondenze tra la struttura dell’uomo e quella dell’universo), costruendo villaggi-oasi che sono diventati veri e propri templi per la MadreTerra oggi. Ci impegniamo autenticamente per il Bene comune di tutti gli esseri che è il regalo della Vita che condividiamo. Noi confidiamo che saremo tantissimi a riconoscere intimamente il nostro autentico posto e compito sulla Terra e in seno alla Creazione, e che ritroveremo insieme la via della Saggezza universale e comune a tutti i popoli.
Florance Crivello