Chiesa Essena

Olivier Manitara – Biografia

Olivier Manitara è nato in Francia il 15 luglio 1964 nella cittadina di Vire, in Normandia e ha lasciato il corpo l’11 Giugno del 2020. Non avendo ricevuto alcuna formazione religiosa e avendo letto sin da molto giovane i testi sacri dell’umanità, riscopre l’esistenza di una Tradizione primordiale comune a tutte le tradizioni dei popoli. Nel 1987, dopo aver lavorato a lungo su di sé, decide di fare un ritiro di tre anni, di cui una parte nella regione catara sulle montagne che sovrastano il castello di Montségur. In questo periodo,  sviluppa un’intensa attività per raggiungere il suo scopo interiore. Ed è nel corso di questi ultimi mesi, di questa disciplina intensiva, che Olivier Manitara riceve la rivelazione della propria missione attraverso l’intermediazione di un Angelo, guardiano della Tradizione della Luce. Questo Angelo gli apre l’accesso alla sorgente dell’Insegnamento universale che si è manifestata attraverso i grandi Maestri dell’umanità come Krishna, Zoroastro, Mosè, Buddha, Gesù, Mani, Peter Deunov… Lungi  dal cullarlo, questo Angelo gli chiede di prendere la propria  vita  in  mano e gli dice che è giunto il tempo di ritornare verso gli uomini per insegnare loro e trasmettere le chiavi e il sapere divini che ha ricevuto. Il 19 Agosto 1991, Olivier Manitara apre una Scuola iniziatica come la nuova manifestazione della Tradizione dei Maestri sulla terra, ovvero la Tradizione Essena, non come una tradizione separata dalle altre, ma come una Tradizione primordiale che ha ispirato tutte le tradizioni e le più grandi civiltà della Luce. Non si tratta dunque di una filosofia o di una religione cristallizzata e dogmatica ma, piuttosto, di un modo unico di guardare il mondo e la vita. Con molta semplicità e grande generosità, Olivier condivide la propria vita interiore e le proprie scoperte. Così, nel corso degli anni, si costituisce una comunità di allievi intorno all’insegnamento esseno, che rinasce dalle sue ceneri. Olivier Manitara dedica la maggior parte del suo tempo alla ricerca e alla scrittura. Attraverso  migliaia di documenti, consegna il sapere della sua tradizione che non smette di crescere.  Nonostante  la  maggior  parte  dei suoi appunti non siano ancora stati pubblicati, egli ne ha trasmesso in gran parte il contenuto durante le conferenze che ha presieduto ogni domenica dal 1993, così come durante le celebrazioni e formazioni che ha animato dal 1991. Nel 2003 dopo 12 anni di costruzione e ristrutturazione, inizia una nuova fase di lavoro per la Scuola essena contemporanea che così ha una svolta decisiva. Dopo aver incontrato l’Arcangelo Michele nel 2002 e sigillato un’Alleanza individuale con lui, Olivier Manitara realizza questa alleanza collettivamente, in seno al cerchio degli allievi della Scuola essena. È l’inizio di quella che più tardi sarà la Ronda degli Arcangeli. All’equinozio d’autunno del 2003, durante la tradizionale celebrazione essena di San Michele, l’Arcangelo scende per la prima volta nel fuoco acceso per lui e si manifesta nel cerchio degli allievi radunati, tramite 12 messaggi.  Sono i primi 12 salmi di quello che negli anni successivi, apparirà come la nuova  rivelazione del mondo divino per la nostra epoca: il Vangelo Esseno degli Arcangeli, ovvero la Bibbia Essena del Nuovo Inizio, nel lignaggio dei grandi   testi   sacri   che   hanno  tracciato  la  storia dall’alba dei tempi. Oggi, questo Vangelo raggruppa molti salmi dei quattro Arcangeli, comprensivi delle regole e dei comandamenti degli Arcangeli. Appassionato della scrittura e del sapere, Olivier Manitara ha scritto più di 300 libri e quaderni di studio e firma un’opera storica attraverso la bellezza e la saggezza atemporale del Vangelo Esseno.

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I canti sacri Esseni

Nella vita degli Esseni, il canto e la parola occupano un ruolo fondamentale, poiché garanti della comunicazione e degli scambi. Gli Esseni hanno compreso l’importanza della bocca, la saggezza che racchiude e l’esperienza vivente che tutti possono fare attraverso queste due chiavi che ci sono state donate: il canto e la parola. Entrambe queste attività riempiono la nostra vita, la plasmano e la determinano, in base a come noi scegliamo di utilizzarle. È attraverso la bocca che il senso del gusto ci informa sugli alimenti, ma anche sul sapore delle parole che pronunciamo o che sentiamo. In questo senso, parlare è come una forma di nutrizione, che nutre la nostra interiorità, ma anche l’atmosfera che ci circonda. Ecco perché gli Esseni hanno sempre studiato ed approfondito la scienza della bocca attraverso l’arte sacra del canto e della parola. San Giovanni l’Esseno, infatti, disse: “La bocca è uno spazio d’aria e d’acqua, dove l’uomo vive con se stesso e con gli altri”. L’acqua che si trova nella bocca è unita all’acqua che avvolge e circonda l’uomo, che noi chiamiamo il “corpo d’acqua”. Esso è legato ai sentimenti, al cuore, alle emozioni. Prendersi cura del proprio corpo d’acqua significa anche prestare attenzione alle parole che si pronunciano fino ad assaggiarle, a masticarle per sapere cosa trasmetteranno all’altro, qual è il loro fine ultimo. È necessario chiedersi: “Cosa stiamo offrendo quando parliamo?”. Il canto, di per sé, agisce potentemente sui sentimenti. Esso struttura il cuore e può renderlo stabile in seno al sacro. Il canto incarna, chiarifica le emozioni e fortifica la volontà: è ottimo intonare dei canti vivificanti e belli! Gli uomini hanno sempre cantato nei momenti difficili, per farsi coraggio e andare avanti. Essi vivevano in questi canti e questi vivevano in loro grazie al corpo d’acqua, ovvero il corpo degli scambi, della comunicazione. Un inno nazionale, ad esempio, illustra molto bene questo fenomeno. Gli Esseni amano molto cantare insieme. Hanno infatti sviluppato l’arte sacra del canto, il quale affina i sentimenti e scioglie i blocchi. Il canto viene orientato, rivolto verso la vita e i suoi misteri. È un sapere vivente, una saggezza. Cantare e parlare significa quindi vivere nella saggezza che riempie la nostra bocca, il nostro corpo d’acqua, ovvero tutto il nostro essere. Cantare significa anche andare verso l’altro, raggiungere gli altri, conoscerli e perfino toccarli. Tramite questa nuova consapevolezza, possiamo raggiungere un nuovo modo di vivere con la Natura e con se stessi: ciò che introduciamo nella nostra parola è ciò che introduciamo in noi stessi e negli altri. Un pensiero che sia rivolto verso la Luce, verso la coscienza, è essenziale. Cantare da soli è un bene, ma cantare insieme è molto meglio. È il cammino della fratellanza. Significa nutrire il corpo d’acqua con la saggezza di pensieri elevati e di intenti puri. Ecco una chiave: i canti sacri esseni sono collegati al mondo divino. Essi trasmettono delle forze e delle energie uniche che chiarificano, guariscono, fortificano e liberano a tutti i livelli. Cantare significa offrire e tramettere la Luce per il Bene di tutti gli esseri.

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L’uomo è lo strumento e il libro dell’alto sapere degli Dei

Salmo 121 dell’Arcangelo Uriele 26. In numerose tradizioni, l’arte del movimento corporeo è stata insegnata sotto varie forme. 27. Questo sapere è stato principalmente conosciuto nelle scuole dei misteri dove i saggi studiavano l’uomo in quanto scrittura dell’intelligenza superiore degli Dei. L’uomo veniva utilizzato come strumento per produrre certuni risultati in diversi mondi e mantenere l’alleanza con il mondo divino sulla terra. L’uomo era lo strumento che portava la benedizione della vita in tutti i regni. Egli era l’equilibrio e l’alleanza dei mondi, facendo trionfare il Padre fin dentro le profondità. 28. Oggigiorno, la Nazione Essena è una resurrezione di questa saggezza, un movimento che riappare sulla terra. Non è un movimento marziale atto al combattimento ma di saggezza, di scambi armoniosi, di guarigione e di realizzazione fin dentro la materia. 29. Colui che aspira a incontrare la saggezza e a poter vivere e operare con essa deve sapere come deve fare, quali ne sono le chiavi, il metodo, gli strumenti. La Nazione Essena sta per concretizzare questo sapere ed aprire questo cammino. Colui che ha sete dovrà entrare nello studio e l’apprendimento, ad immagine di un bambino che comincia a gattonare a 4 zampe e riesce a raddrizzarsi, impara a reggersi sui 2 piedi e a fare i suoi primi passi per poi diventare un maestro dell’andatura. 30. Padroneggiare una cosa sul piano fisico non significa per forza che essa sia risvegliata e padroneggiata negli altri piani dell’esistenza. 31. Attraverso l’arte del movimento esseno, occorrerà imparare nuovamente il linguaggio universale, ritrovare il verbo delle origini tramite il corpo. 32. Il corpo dev’essere considerato un rivelatore di ciò che succede in un altro mondo, un microcosmo del macrocosmo. È una grande saggezza che deve essere approfondita. 33. L’uomo deve imparare nuovamente a camminare, a parlare con il suo cuore, con la sua anima, ma anche con le sue mani e il suo corpo. Deve imparare a far entrare il proprio corpo nella dimensione del sacro, del grande invisibile al fine di stabilire un contatto vivente e saggio con il mistero, allo scopo di far apparire le energie, le forze, le influenze, le entità che vivono nel corpo e attorno al corpo. 34. Tutte le tradizioni che hanno coltivato il gran sapere del corpo e che hanno messo il corpo in movimento al fine di raggiungere uno stato di risveglio e di padronanza sono buone. La loro motivazione profonda spesso era l’arte del combattimento. 35. Gli Esseni, loro, sono essenzialmente dei sacerdoti, dei magi e dei terapeuti. La loro arte del movimento deve mirare a riconnettere il corpo alla sua origine divina, a farne uno strumento delle influenze superiori e anche a guarire, a dar sollievo, a equilibrare ciò che non va nella vostra vita e nella vita di tutti gli esseri che ve lo chiedono. Ecco perché voi dovete trovare il linguaggio del corpo attraverso la saggezza della Madre. 36. La Madre è molto spesso incompresa, poiché Ella non si riassume nel principio femminile: Elle è la fonte di tutto e di tutti. Ella è il grande principio dell’unità, e pertanto della fratellanza, della grande famiglia. 37. Gli uomini placano i loro concetti, le loro comprensioni, le loro limitazioni su tutto e si rinchiudono loro stessi, staccandosi dalla grande vita, dal grande corpo, dalla grande saggezza. 38. La Madre è la sostanza nutrice di ogni cosa. Ella dà la vita e fa apparire la vita. Allora, i mondi invisibili possono venire all’interno delle forme per conferirle un’anima, un destino, una coscienza. 39. La Madre forma tutto ciò che contiene affinché lo spirito, ciò che è invisibile e non contenuto, possa venire contenuto ed esprimersi per generare il mondo. 40. Colui che, nel cuore delle tenebre, sarà rimasto fedele a ciò che è vero e grande, e avrà compiuto le opere della Luce nell’impersonalità e la purezza, sarà benedetto e accolto nelle sfere della luce immortale. 41. Non è mai stato detto che il cammino dell’uomo sulla terra sia facile; è un cammino di prove. Ma colui che avrà trionfato sulla tentazione per amore della Luce, fino a farsi un corpo di Luce verrà giustificato ed entrerà nei mondi veri e puri, laddove lo attendono i segreti della Luce. 42. Voi potete studiare di già questi segreti se entrate nell’apprendimento della saggezza attraverso il vostro corpo. Lì risiede una grandezza insospettata, delle forze incalcolabili, una grande energia e delle capacità divine. 43. Riprendete in mano ciò che appartiene a voi, fatelo fruttificare, siate senza paura, senza ombra, siate radicati nella Tradizione. 44. Studiate, portate la Luce laddove voi siete, risvegliatevi, osservate, e recupererete il vostro corpo, questo strumento che vi permetterà di entrare in una risonanza armoniosa divina con tutti i mondi. 45. Io insegno ai re e guido loro. 46. Siate regali, al servizio del re. Diventate il suo corpo. Mettete i vostri organi al suo servizio e la sua regalità sarà su di voi e con voi.

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Carta dei valori

In un contesto in cui il senso dei valori diventa un obiettivo sociale, la Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana propone uno stile di vita che si articola attorno al rispetto del vivente, perché ogni essere in fin dei conti non è che una manifestazione di Dio. L’esseno si sforza di risvegliare in sé le virtù, che nella sua visione sono la manifestazione più concreta della presenza di Dio. È il motivo per cui egli considera che esse non sono delle astrazioni, ma piuttosto dei principi eterni. Sono questi ultimi ad alimentare la vita e a far sì che l’uomo trovi il cammino che lo conduca a offrire la propria vita mortale ad una vita superiore. Questo dono di sé, per ciò che è più grande, è il senso profondo della vita dell’uomo sulla terra; è anche il senso della Religione, del culto sacro e della parola data.   Libertà «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana sostiene la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Essa riconosce che ogni individuo ha la libertà di pensiero, di culto e di religione.» Dignità «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana incoraggia tutte le opere umanitarie, educative e ambientali contribuendo alla dignità di tutti gli esseri viventi.» Rispetto «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana esorta al rispetto di tutti gli esseri viventi, di tutte le culture e tradizioni. Essa incoraggia la democrazia e la laicità nella sua dimensione di apertura e di tolleranza religiosa. Essa condanna l’antisemitismo e l’oppressione delle minoranze, qualunque esse siano.» Famiglia «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana difende i valori della coppia e della famiglia, il sostegno reciproco e intergenerazionale, la trasmissione del sapere, il rispetto e la solidarietà.» Non-violenza «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana condanna ogni forma di fanatismo e di violenza, l’oppressione delle minoranze, siano esse etniche, religiose o politiche.» Tolleranza «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana non vuole cambiare il mondo. Essa considera che ogni punto di vista può esistere e non cerca di imporre il suo modo di pensare.» Fratellanza « La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana incoraggia tutti gli esseri a vivere insieme nel rispetto, in armonia con la Terra, nel sostegno reciproco.» Prendersi cura «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana opera attivamente nell’obbiettivo di prendersi cura di tutto ciò che è bello, prezioso e sacro sulla Terra.» Equilibrio «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana non rifiuta le nuove tecnologie ma incita alla vigilanza, alla parsimonia e alla ricerca dell’equilibrio per il bene di tutti gli esseri.» Condanna, però, ogni tipo di innovazione tecnologica che mini all’integrità della persona nel suo insieme e che violi la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Universalità «La Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana opera per preservare il bene comune, tutto ciò che tocca e vivifica l’anima di tutti gli esseri nell’universalità.»

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Carta Etica

Se lo studio, la conoscenza e il rispetto delle leggi divine sono il fondamento stesso della Tradizione essena, il rispetto delle leggi umane fondamentali rimane non di meno un quadro essenziale e una protezione comune per poter vivere sulla terra in un’armonia vivente con Dio e con tutti gli esseri. «Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; questo diritto implica la libertà di cambiare religione o convinzione così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione in modo individuale o comunitario, tanto in pubblico quanto in privato, attraverso l’insegnamento, le pratiche, il culto e il compimento dei riti.» Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, articolo 18. «Nessuno dev’essere importunato a causa delle proprie opinioni, anche religiose, a patto che la loro manifestazione non disturbi l’ordine pubblico stabilito dalla Legge.» Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e del cittadino, articolo 10. Attenta al rispetto delle leggi, dei diritti fondamentali di ogni individuo e alla preservazione dei valori umani indispensabili alla vita sulla terra, quali il rispetto, la fratellanza e la saggezza, la Nazione Essena italica / Chiesa Essena Cristiana condanna senza riserve e senza ambiguità le pratiche contrarie alla dignità umana, contrarie all’integrità degli individui e contrarie alla proprietà dei beni e riafferma tramite questo scritto i principi etici che sono sempre stati i suoi:

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Fondamenti di educazione Essena

Ogni uomo porta nelle sue profondità la più sincera, pura, nobile aspirazione verso un mondo divino di cui porta il ricordo, nella sua incoscienza. Molto spesso l’uomo non è consapevole delle forze, delle influenze, delle intelligenze che dirigono la sua vita. Il mondo divino è presente nell’uomo e attorno a lui come un antico ricordo sepolto. A volte si risveglia e l’uomo può essere disilluso dal mondo materiale. Capisce che la sua vita mortale non può soddisfare la profonda aspirazione della sua anima. Si ritrova quindi in un mondo superiore che non conosce. Vuole credere, sperare, fare affidamento su una bella e grande intelligenza, ma l’uomo è molto complesso e ignorante. È stato maledetto e mal istruito per secoli. Esistono nell’uomo una moltitudine di influenze e di mondi che devono sovrapporsi armoniosamente, come in un puzzle, ma tutti i pezzi sono stati posti nell’ordine sbagliato.  È quindi impossibile leggere l’immagine e quindi capire cosa sia l’uomo. Il proverbio dice che l’uomo deve conoscere se stesso ma, per questo, deve mettere tutte le parti del suo essere fisico e universale in ordine, in armonia e nella pace. Nella vita, tutto, dal più grossolano al più sottile, deve essere messo al suo posto. L’uomo che si desta non vuole più vivere nel mondo fisico perché è disilluso ma, tuttavia, questo mondo fa parte di lui, ci vive e trova una risonanza proprio in questo rispetto alle aspirazioni che porta in sé. C’è una confusione che vive nell’uomo: o vuole andare verso lo spirito rifiutando il mondo fisico o vuole vivere solo nel mondo materiale rifiutando lo spirito. Nessuno di questi mondi è negativo; devono semplicemente essere messi al loro posto e armonizzati. È l’uomo che è in disarmonia nei suoi pensieri, nei suoi sentimenti, nelle sue aspirazioni. Vuole vivere con un mondo divino, che non conosce, e rifiuta il mondo che conosce e che gli parla del mondo divino. Di fatto, si lascia accecare dalle apparenze e non percepisce la vera natura della sua aspirazione. Fondamentalmente, ama la sua vita di uomo e gli piace vivere sulla terra. Vorrebbe avere successo, essere forte, potente e molto spesso si rivolge al mondo divino solo per organizzare la sua vita. È bello desiderare, desiderare di essere puri, brillanti, saggi, ma ti chiedo di metterti di fronte a uno specchio e guardare veramente quello che sei. Il mondo è il tuo specchio. Ti accorgerai quindi che c’è una confusione in te, che stai mescolando i mondi. L’uomo parla di parole di luce ma le associa all’oscurità, che distrugge la vita e conduce gli esseri alla perdizione, alla schiavitù, al nulla.  Preferisce chiudere gli occhi e guardare solo quello che gli si addice. Tu hai pensieri che si uniscono, sentimenti associati e la tua volontà, le tue parole, le tue azioni che vanno in una direzione completamente diversa. Ti dico di fare chiarezza e ordine nella tua vita È bello di volersi rivolgere a un mondo sacro invisibile, ma guarda prima cosa fai della tua vita. Se fai qualcosa, sappi che non è il mondo divino che sta perdendo, ma il mondo dell’uomo. Non spetta al mondo divino conquistare il mondo dell’uomo, ma spetta all’uomo prendere in mano la propria vita e gestirla nel migliore interesse dell’Alleanza e del Bene comune. La verità è che l’uomo ha creato debiti, si è associato ai mondi, ha firmato patti, ha sostenuto alcune intelligenze e, oggi, poiché ha deciso di rivolgersi a un mondo superiore, vorrebbe che tutto questo finisse. Vorrebbe anche poter dire di non essere responsabile e che il mondo divino debba solo cancellare tutto in una volta. In realtà, l’uomo è interamente responsabile del mondo in cui vive, perché non è il mondo divino che ha deciso la vita dell’uomo, ma è l’uomo stesso che ha fatto la sua scelta. Ora deve assumersela e organizzarsi per aprire un nuovo percorso verso la saggezza. Puoi rivolgere le tue preghiere a un mondo sacro superiore, questo è benefico, questo può darti la speranza di un benessere, ma il mondo divino non risponderà e agirà solo se ti chiarisci, solo se riprendi il tuo destino nelle tue stesse mani, intraprendendo azioni concrete per guarire ed equilibrare i mondi. Il mondo divino accetta di unirsi all’uomo, ma solo per il compimento della volontà del Padre, per nient’altro. Spetta all’uomo fare il lavoro per elevarsi fino a raggiungere questo stato d’animo e controllo. Non c’è dubbio che il mondo divino si prenda cura dell’uomo. L’uomo deve fare la sua parte. Deve essere nella sua forza, nella sua regalità, nella sua dignità. Se vuole davvero vivere con la Luce, deve fare tutto nella sua vita e nel suo destino in modo che la Luce sia potente. La luce è uno spirito vivente e non accetterà mai di essere associata e mescolata a ciò che non è intelligenza, purezza, verità. Chi vuole unirsi alla Luce deve essere un sacerdote della Luce sulla terra, un servitore del Bene Comune. Per secoli, gli uomini si sono dati interamente alle intelligenze oscure e menzognere che li hanno portati all’incoscienza e al primeggiare. E ora gli uomini sono legati da debiti a mondi che non hanno nulla in comune con la bella luce divina. Solo il percorso di studio, il risveglio della coscienza e il lavoro su se stessi possono far uscire gli uomini da questa fatale associazione. Da questa educazione dell’uomo dipende il futuro dell’umanità e della terra, perché l’uomo è un creatore e inscrive in futuro tutto ciò che porta dentro di sé e tutto ciò che porta nel mondo.Molto spesso, l’uomo cerca di fuggire dalla sua realtà, dalle conseguenze dei suoi atti. Vuole diventare un servitore, essere retto e degno, chiaro e ben educato, ma lo fa affinché l’intelligenza superiore risolva tutti i suoi debiti, le sue malattie e organizzi la sua vita con una bacchetta magica. Gli uomini vogliono dialogare con il mondo divino e, tuttavia, non sono in grado di avere un vero scambio di purezza con se stessi e con tutti gli esseri che vivono intorno a loro, con le loro famiglie, i loro amici, ma anche con gli animali, gli alberi, la natura, gli spiriti, con la vita in

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