Esoterismo

L’Arcangelo Michele custode dei segreti di Dio

RITROVARE IL DIVINO ATTRAVERSO GLI ARCANGELI In tutti i tempi gli antichi hanno parlato di una grande intelligenza nascosta nell’elemento fuoco, che si manifestava particolarmente nell’equinozio d’autunno. È per tale motivo che i druidi e molte altre tradizioni hanno sempre mantenuto l’usanza di accendere un fuoco dedicato a Dio, in questo periodo dell’anno. Questa intelligenza superiore è stata chiamata, nella tradizione giudaico-cristiana, Arcangelo Michele. Lui è colui che mostra all’uomo la sua vera natura, ispirandogli il fuoco delle domande esistenziali per condurlo verso l’essenza in se stesso e in tutto. Puoi trovare la felicità, l’appagamento interiore, semplicemente nell’atto di camminare in una foresta, nel fare colazione, nel preparare e condividere un pasto con qualcuno che ami, nel chiacchierare con gli amici in una serata d’estate su una terrazza bevendo una tisana, guardando dei bimbi giocare in un campo, assistendo al sorgere del sole, indicando il cammino ad uno sconosciuto per strada o dicendo buongiorno al panettiere con un sorriso amichevole… ma, se si passa inconsapevolmente  attraverso tutto questo, si passa a lato della vita. Per contro, se si vive tutto questo naturalmente, senza pensarci, senza interesse ne calcolo, si è molto vicini all’Arcangelo Michele e alla Scuola dei Misteri. Sappiate che questo non è ancora la vera vita, ma ne è il preludio. Vivere con Dio, è la felicità, essere con Lui in tutto, è il cammino della gioia. L’Arcangelo Michele ti permette di vedere dove Egli è per te. L’Arcangelo Gabriele ti permette di sentire tutte le tue relazioni attraverso la tua anima. L’Arcangelo Raffaele ti permette di creare delle basi solide e di unire i due mondi in una comunione intima. L’Arcangelo Uriele ti permette di vivere con Dio in tutti i tuoi centri di attività, egli dona all’uomo un corpo di Dio, un corpo attraverso il quale egli può vivere. Allora, l’uomo comprende che la vita non è tutto ciò che il drago (la parola “drago” nella tradizione esoterica, rappresenta le forze oscure che non vogliono che l’uomo prenda coscienza del suo potere creativo di luce) gli presenta ed entra così in un’altra vita, dove non è più un orfano o un estraneo, ma una vita in cui ha un Padre, una Madre e una famiglia nella luce e nell’amore. Così il fiore, l’uccello, la pietra, il ruscello, la farfalla diventano i portatori di un mondo più grande che vive nell’uomo, ma anche al di fuori dell’uomo e che fanno parte della grande famiglia divina. L’uomo può allora contemplare un fiore con rispetto, semplicemente per meravigliarsi della bellezza di questo essere e volere a sua volta farsi bello per accogliere gli altri. Egli può ascoltare il canto di un uccello per poi cantare a sua volta per il mondo. Un uomo può percepire la bellezza nel fiore, la presenza del sole, ma se il fuoco e l’amore degli Arcangeli si attivano maggiormente in lui, potrà comprendere segreti che non si possono realmente spiegare. Ermete Thot, il Trismegisto disse semplicemente queste parole sui Misteri: “Tutto è in tutto”. I MISTERI DELL’AUTUNNO Nell’insegnamento della Scuola Essena Contemporanea, si chiede all’allievo di imparare ad osservare e divenire cosciente di tutto ciò che accade dentro e fuori di lui, e nel rapporto con la natura vivente e con gli altri. Egli dovrebbe risvegliare il senso pratico, vale a dire tendere materialmente verso delle relazioni giuste ed armoniose, ma anche entrare in una dimensione più divina; così, nel periodo della celebrazione dell’Arcangelo Michele, allorché l’autunno si avvicina, può notare per analogia, una forza di decadimento, del sole al tramonto: le foglie ingialliscono, gli insetti scompaiono e l’uomo entra in una sorta di nostalgia che evoca in sé le grandi domande sul senso della vita e sui misteri della morte. L’allievo può così entrare nel fuoco dei grandi quesiti del rimettersi in gioco. È il periodo in cui la pula viene separata dal buon grano. Molti uomini reprimono questo esame di coscienza nel loro inconscio e rifiutano di guardare l’Arcangelo negli occhi. Non è però l’uomo ad essere realmente nella paura, ma il drago in lui. Pertanto, colui che ha scelto di essere un allievo dell’Arcangelo, deve prepararsi al fine di affrontare l’angoscia della sua ombra. È necessario che l’allievo guardi in faccia la sua paura e cerchi di comprendere da dove viene. È così che egli comprenderà che, a immagine della parola di Cristo, il suo regno non è di questo mondo, che egli non è il suo corpo fisico e che, se ne è identificato, la paura verrà a visitarlo per risvegliarlo e dimostrargli quanto abbia sbagliato strada. È l’Arcangelo Michele, l’amico degli uomini, che dimora dietro l’angoscia e viene a liberare l’anima dalla sua illusione. Egli dice: “Uomo, svegliati! Tu vieni dalla città della Luce, la tua vera patria e tu vi ritornerai. Non lasciare che le ombre della notte, le apparenze effimere e passeggere rapiscano la bellezza della tua anima”. LA FESTA DEGLI UOMINI RISVEGLIATI La celebrazione del fuoco dell’Arcangelo Michele è destinata ad avere un’importanza sempre maggiore nel futuro dell’umanità e della Terra. È la festa degli uomini risvegliati che si impegnano consapevolmente nel servizio del fuoco e della luce interiore. L’Arcangelo Michele non è solo il custode di ciò che è divino e autentico nell’uomo, è anche colui che risveglia il giusto discernimento, che ha la capacità di liberare l’uomo interiore dalle sgrinfie del drago e che separa il falso dal vero. Egli conduce l’uomo ad individualizzarsi attraverso la luce e lo spinge a diventare un ardente creatore. L’Arcangelo Michele è il Padre del fuoco sacro, divino. Che tu sia davanti al sole, davanti alla fiamma di una candela, davanti al cielo stellato o davanti agli occhi raggianti di un bimbo gioioso, puoi scoprire la presenza dell’Arcangelo. Occorre sviluppare queste qualità di discernere fra ciò che è vero, eterno, perfetto e ciò che è deperibile, in divenire, passeggero. Vi è in te un fuoco che non passa mai: anche quando dormi è presente e desto, non può morire perché non è in realtà nato nel mondo

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Il Femminino Sacro, il risveglio della Donna

Nei Misteri Antichi, la Donna e la Natura erano un’Unica Cosa… “Ciò che si fa alla Natura, si fa alle donne e ciò che si fa alla donne, si fa alla Natura”Da sempre, le donne sono state considerate le fedeli rappresentanti della Terra, nostra Madre Natura e origine feconda. Intuitivamente percepiamo questa analogia come vera, come qualcosa che incarna una realtà evidente e ci parla direttamente dell’Essenza del Femminile… Alle origini… Nell’epoca definita “preistorica”, dalla nostra civiltà occidentale contemporanea, nacquero molti culti della Madre Terra, culti della divinità femminile e della fertilità. Noi conserviamo nella memoria con emozione e nel profondo del nostro subconscio, le forme abbondanti e rassicuranti di statuette rituali preistoriche di donne gravide, che ci parlano molto di noi tutti e del più grande mistero che per l’Uomo è la Vita. L’Egitto  Più avanti, l’Egitto aprirà ampiamente le porte della coscienza, dell’anima e dell’equilibrio, attraverso la Coppia, il sacro, e l’armonia che si sprigionava da questa Alleanza e suprema complementarietà dell’uno e dell’altro. Sembra che in quest’epoca, che si può considerare “benedetta dagli Dei “, l’uomo e la donna fossero giunti ad un’osmosi, nel rispetto reciproco, incarnando sulla Terra “l’equilibrio dei mondi “, cioè dei due principi “maschile – femminile” ed anche dell’asse “terra- cielo” (mondo manifestato e mondo superiore invisibile); in tal modo le quattro direzioni erano attivate ed onorate. Questo derivava molto probabilmente dalla loro conoscenza intima delle leggi cosmiche che regolano l’universo e, nello stesso modo, le relazioni umane. Ci furono in Egitto Faraoni donne, che si elevarono fino allo stato di divinità, ma su questo oggi si insiste molto poco, non rendendosi conto che il Faraone rivestiva un ruolo di grande importanza in seno a questa civiltà in quanto rappresentava realmente il Dio Padre–Madre sulla terra. Nella Bibbia Il Vecchio e il Nuovo Testamento sono costellati da storie e aneddoti in cui le donne occupano molto spesso un posto, ma dove, anche se possono essere iniziate a certe conoscenze e misteri, non sono considerate come vere “Maestre”. I fondamenti della nostra civiltà attuale si allontanano profondamente dal significato originale e dal legame molto forte e profondo con la Madre Terra feconda, la Natura. Nonostante questo, due donne, due figure importanti del Nuovo Testamento, sono giunte fino a noi: la Vergine Maria e Maria Maddalena. La Vergine Maria, la madre di Gesù (Yeshua) era una grande Iniziata e solo la conoscenza e le iniziazioni, acquisite lungo il corso di numerose vite, le hanno permesso di purificare e preparare la sua anima e il suo corpo fino ad essere pronta a diventare un Santo Graal, la coppa pura che avrebbe portato il Figlio di Dio, colui che avrebbe incarnato il Cristo, Figlio unico del Padre. Maria Maddalena, la donna mistero, la donna apostolo, la “prediletta“ da Gesù, che «baciava molto spesso sulla bocca» (cf. Vangelo apocrifo di Filippo), sposa fedele, fu iniziata e divenne una grande Maestra, essendo stata direttamente formata e istruita da Lui. Ritorneremo in un ulteriore articolo sulla nozione di coppia sacra e in particolar modo su quella di Maria Maddalena e Gesù. Ciò che è meno conosciuto e rimane nascosto è che era anche un’Iniziata (una figlia di Iside), alla quale Egli ha trasmesso la luce del suo Insegnamento – come fece con il suo secondo e ben amato discepolo, San Giovanni… Il grande segreto è che Maria Maddalena visse e giunse anche lei alla Resurrezione, grazie all’insegnamento del Cristo che scacciò dal suo Essere i «7 demoni» (o «7 Peccati», cioè i «7 veli dell’iniziazione») che imprigionavano la sua anima (come quella di ogni Uomo non iniziato). Le Grandi Iniziate mantenute nascoste dall’Egitto  Oltre alle due donne alleate del Cristo, poche figure femminili delle Grandi Iniziate hanno potuto attraversare le tappe della Storia e giungere fino a noi, per lasciarci i loro segreti e tramandare l’insegnamento. Ricordiamo Beltane la celtica, la greca Demetra, Tara la dea tibetana buddista, Kwan Yin, Esclarmonde la catara, e in un più lontano passato, delle dee: Iside (la Madre di tutti gli Iniziati e creatrice di tutte le Scuole dei Misteri), Hathor e Maat (la sposa del Dio Thot-Hermès). Così, l’Egitto, vero crogiolo e “terra vivente delle Dee e degli Dei” accolse a suo tempo un numero di Iniziati uomini e donne. La Dea Iside fu, in effetti, realmente una donna esistita e la sola ad aver incarnato totalmente tutte le qualità della Madre Divina, del principio femminile divino. Fondò in seguito una Scuola dei Misteri che diede origine alla corrente (o stirpe) dei fedeli “Figli e Figlie della Luce”, e che si diffuse e apparve in diversi luoghi ed epoche della storia (in India, in Cina, in Grecia, in Africa…). Ciò che Iside insegnò profondamente alle donne iniziate, è che esse sono essenzialmente Figlie della Madre Terra, nel senso che devono portare come una Madre, nella loro anima e coscienza, l’Umanità intera, manifestando scientemente tutte le qualità relative alla Madre: la generosità, l’altruismo, la dolcezza, il «prendersi cura», la tolleranza… Questo è un ruolo di primaria importanza, che potremmo definire come la loro “missione divina”, l’obiettivo che non dovranno mai perdere di vista né dimenticare, se vogliono veramente che queste qualità si manifestino (sia tramite le donne che gli uomini) e si incarnino veramente sulla terra, tra i Popoli, e di conseguenza si concretizzino nella nostra realtà con decisioni ed azioni che vanno nel senso della Luce e della Giustizia universale … Il Risveglio delle Donne oggi È per tutti questi motivi che le donne del nostro tempo devono partire alla conquista della propria identità di Iniziate, andare alla ricerca di vere e fedeli immagini, di archetipi femminili che possono di nuovo mostrare ed aprire loro “La Strada” ed ancorarle autenticamente alla loro Natura ed Essenza. Devono ritrovare il gusto della ricerca interiore, il loro posto in qualità di alter ego nell’ambito della spiritualità. La Donna, le donne del nostro tempo devono realmente risvegliarsi, risvegliare la loro coscienza al loro potere intrinseco e a ciò che sono realmente. Esse costituiscono più della metà dell’Umanità, e

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L’Iniziazione femminile

Per Olivier Manitara, la forza creatrice dell’universo contiene sia la polarità maschile che quella femminile. Quest’ultima è stata negata dalle grandi religioni. Ora è giunto il tempo in cui le donne devono rinnovare il dialogo con la Madre del Mondo, la Femminilità vivente sulla terra, con Dio la Madre. La nuova epoca della Madre del mondo sarà quella di Dio la Madre. La donna acquisirà, allora, la sua vera dimensione. La donna sarà la porta della nuova umanità. Non si tratta di una superiorità del lato femminile su quello maschile, ma di un’unione armoniosa e rispettosa di Dio la Madre e di Dio il Padre in ogni uomo e in ogni donna. L’uomo e la donna sono compagni sul cammino della vita e della creatività. La donna deve riprendere il suo posto come Madre dell’umanità, guardiana del fuoco sacro della casa, protettrice della vita in tutti i regni. Ancora oggi la donna non occupa il posto che le spetta nel mondo. Dio la Madre è ignorata. Dove sono le sacerdotesse, le sue rappresentanti? Che le donne si alzino per affermare la divinità della maternità, ecco cosa si aspetta la Madre del mondo da noi. Essere padre, essere madre, significa diventare responsabili di tutti gli uomini, di tutte le creature del mondo. La Madre universale porta tutti gli esseri nel suo ventre. Li nutre dal suo seno, li veste del suo amore e li guida verso la luce del vero essere. Ogni madre è madre in sé. È la guardiana della maternità e trasmette questo sapere a tutte le madri. Se la madre è schernita, se non può esprimere la sua parola, se le viene sottratta ogni iniziativa, allora lo squilibrio entra nel mondo, l’essere della paura trionfa e le schiere dei demoni entrano in tutte le attività umane. Tutte le culture che non hanno onorato Dio il Padre e Dio la Madre nell’armonia sono sprofondate nella decadenza a tutti i livelli della vita. La Madre deve essere rispettata e onorata quanto il Padre. La donna deve poter esprimere la femminilità nello stesso grembo della vita. È fondamentale che le donne si preparino attraverso l’iniziazione alla Madre del mondo a prendere il destino dell’umanità in mano. Chi altro potrà farlo? Gli uomini? Per secoli, gli uomini hanno umiliato le donne ed ora hanno perso il loro genio. Solo le donne iniziate al mistero della Madre potranno far entrare la dolcezza, l’amore, la tenerezza in un mondo sempre più violento. La politica è un mondo di ipocriti che si compiacciono di risultati mediocri. I nostri figli soffrono, i nostri animali, le nostre piante, la natura, soffrono… La Madre non può accettarlo nel suo cuore senza rivoltarsi, dalla sua coscienza assopita, deve scaturire la scintilla del risveglio, la sua voce deve esprimersi, la sua volontà deve protendersi: nessuno farà del male ai suoi figli. Allora gli uomini, i figli della Madre insorgeranno e appoggiandosi a lei, costruiranno la nuova vita nella quale nessuna forza oscura verrà tollerata. Anche l’uomo più violento, più grezzo è inerme davanti alla saggezza, alla forza e alla bellezza di una madre che protegge il suo bambino. Quanto tempo occorrerà agli uomini per aprire i loro occhi e il loro cuore alla verità universale? Una madre che porta il proprio bimbo nel suo ventre, mettendolo al mondo, offrendogli il seno, allevandolo attraverso carezze e dolci parole del cuore, ci mostra il vero cammino della saggezza e della vita degna e bella. La saggezza più elevata è contenuta nel corpo della donna. Tutto ciò che emana dalla Madre verso il suo bambino è pura bellezza, nobiltà, bontà. La donna è l’ispiratrice e la guardiana di ogni cultura e di ogni spinta civilizzatrice. Che l’uomo prenda questa fiamma e la innalzi fino al cielo per illuminare delle nuove stelle nel firmamento. Un’antica leggenda giovannita racconta che ogni stella in cielo è il ricordo scintillante di un eroe sulla terra. L’iniziazione alla Madre del mondo ridà alla donna la conoscenza dei segreti profondi del suo corpo e le indica come educare i suoi bambini per guidarli verso le elevate luci del cielo, poiché l’educazione esteriore non è altro come una vernice passata su di un legno marcio e nessuna opera grandiosa, nessuna vita esaltante, può emanare da una simile educazione ma conduce solo alla mediocrità e a un livello basso. È nutrendo il cuore, l’intelligenza, la vita interiore, l’anima e lo spirito che si ottiene un’epoca elevata. Quando la tradizione riporta che Maria è stata la Madre di Dio, questo significa che questa donna era una vera figlia della Madre del mondo e che era stata iniziata al mistero della Madre dagli Esseni. Mettere al mondo un uomo-Dio è il ruolo della vera educazione. Tutti i bambini sono portatori della fiamma della divinità ed è compito dell’educazione autentica, permettergli di sbocciare e manifestarsi. La donna tramite il suo corpo sa come condurre tutto ciò che è oscuro, nero, cupo, nella luce. Il suo bambino è nel buio del suo ventre e lei lo porta progressivamente verso la luce. Gli costruisce un corpo e nutre la sua anima. Lei è la guardiana dell’evoluzione. La trappola del mondo moderno si nasconde nel fatto che la donna è naturalmente spinta ad imitare l’uomo per riuscire ed imporsi. Così, perde la propria originalità, la sua essenza, la sua anima, la sua forza, la sua spontaneità. Diviene un medium, un “canale” dell’uomo. Solo l’iniziazione alla Madre del mondo può riallacciare la donna esteriore alla donna interiore e permettere di offrire al mondo un’espressione libera e naturale di loro stesse. Allora, la voce femminile potrà elevarsi forte e potente per far conoscere il proprio punto di vista. L’altra insidia proviene dall’uniformazione, la quale fa credere che vi è una sola intelligenza, un unico punto di vista che si basa sul sesso maschile (beninteso che si tratta del punto di vista dell’uomo malato). L’uomo può più facilmente imporsi per la sua aggressività e la sua violenza, determinando una vera e propria dittatura sotto apparenze di democrazia.Per essenza invece

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La Festa del 1° Maggio

Le forze spirituali del 1° maggio e del mughetto… Carissima sorella, carissimo Fratello nella Luce, Che gli Angeli della Felicità, della Fortuna e del Lavoro siano benedetti in modo particolare in questo giorno del 1° maggio! Allo scopo di capire meglio questo giorno del 1° maggio, siamo lieti di offrirti un brano della ‘lettera mensile’ di Olivier Manitara del mese di maggio 1996. Ti permetterà anche di avvicinarti con un altro sguardo allo splendido fiore del mughetto. Che la felicità e la fortuna ti accompagnino e ti circondino in questa giornata. Calorosamente e fraternamente. Il cerchio della Ronda degli Arcangeli Parole d’Amore… Tra gli uomini che si risvegliano… Le forze spirituali del 1° maggio e il mughetto – Il senso della Festa del Lavoro, del 1° maggio e del mughetto. La nostra festa di luce è realmente un periodo di giubilo, di ringiovanimento e d’intenso lavoro. Ecco perché la Festa del Lavoro è stata messa il 1° maggio dagli umani. Ovviamente, loro non sono consapevoli di queste corrispondenze magiche: ma tutto è lì. Il modo in cui viene celebrata la Festa del Lavoro sulla Terra ci mostra quanto gli uomini siano affondati nell’ignoranza e la malattia. Nel loro più intimo, non sanno più veramente qual è l’autentico lavoro di coloro che, pieni d’amore e di riconoscenza davanti alla vita, sacrificano la loro natura inferiore per il bene e l’evoluzione armoniosa dell’insieme degli esseri. Occorre elevarsi e raggiungere una nuova dimensione del lavoro e pertanto del senso della nostra incarnazione. Il lavoro, il mestiere sulla Terra, è un fattore importante del nostro destino (legato al karma). Pertanto, ogni lavoro compiuto con amore può addirittura trasformarsi in preghiera per la Terra di Luce. Il primo maggio è anche la festa della felicità e abbiamo conservato l’usanza di regalare un mazzolino di fiori di mughetto ai nostri cari per portar loro fortuna. Questo costume deriva anche dalla nostra festa della luce. L’Insegnamento iniziatico porta all’autentica felicità. Nell’antica Età dell’Oro, era in quel periodo dell’anno che i candidati ai Misteri andavano a farsi iniziare alla santa dottrina nei templi, e tutto il villaggio augurava loro buona fortuna per la loro nuova vita. Il mughetto è un ricettacolo delle influenze morali e spirituali che ogni individuo deve possedere per essere invitato dagli ierofanti e guide dell’umanità. Ecco perché una volta la tintura del mughetto veniva utilizzata, più in particolare dai Rosa Croce, allo scopo di favorire l’avviamento della coscienza verso la Terra di Luce. Certamente, stiamo evocando altri tempi poiché oggi tali pratiche porterebbero verso l’illusione: sono le qualità morali e spirituali ad essere richieste al candidato. Il mazzo di mughetto può comunque essere messo vicino al letto durante il sonno con l’intento che, tramite il suo irraggiamento magnetico, ci guidi verso la Terra di Luce o rinforzi in noi le virtù necessarie. Il suo fiore a forma di campanella indica la chiamata interiore. Il suo biancore è un simbolo di candore che ha dato nascita alla parola “candidato” che proviene dal latino “candidatus” o “candidus”: bianco, puro. Il candidato è colui o colei che è rivestito di bianco, che è puro, senza macchia, correttamente preparato per i Misteri… La parola “candore” che gli è simile e che, nel mondo, traduce un’innocenza ingenua riveste tutto il suo senso per un allievo spirituale autentico. Il candore diventa per lui una nuova virtù – simbolo di freschezza, di purezza, dell’unione con la sua anima originale e vergine – e della disponibilità interiore che aspira alle vette e ad essere invitato nella Terra pura. Il candore del mughetto ci svela un cammino di ringiovanimento che porta a una nuova nascita e manifestazione della vita, senza la quale non è possibile incontrare la felicità. Coloro che non sono pronti a lasciare il vecchio per entrare nel nuovo con purezza e verginità non saranno mai pronti ad approfondire la propria comunione con la Terra dei Viventi e la presenza del Santo Spirito e pertanto resteranno immersi nel mondo della morte. Benedizione di Luce a tutti.

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Gli Esseni e gli Angeli

Consultando le riviste di indirizzo esoterico o navigando su numerosi siti internet dedicati alla “New Age” e alla crescita personale, constatiamo che il tema degli Angeli è diventato molto di moda. Molti terapeuti si dichiarano guidati da queste grandi creature di Luce e affermano di essere ispirati dal loro angelo custode. Ma di che cosa si tratta in realtà? Intraprendendo il sentiero del Risveglio interiore e dell’iniziazione, prendiamo subito coscienza che soltanto il lavoro individuale permette di progredire e di trasformarsi.Tuttavia, oggigiorno, una tendenza molto in voga consiste nel far credere a chi si mette in cammino che si possano ottenere grandi risultati senza molto sforzi, che il mondo divino sia dentro in un grande distributore automatico e che basti inserire una monetina perché lui risponda alle nostre domande. In realtà questa falsa spiritualità, celata dietro un’ingannevole apparente facilità, cerca di manipolare gli uomini e le coscienze… Un po’ di Storia… Secondo Enoch, il padre della tradizione essena, una grande guerra si è combattuta nel cielo. Alcuni Angeli hanno volto il loro sguardo verso gli uomini e se ne sono innamorati. Poi li hanno sedotti e istruiti e hanno trasmesso loro le scienze matematiche, la geometria, la poesia, l’agricoltura ma anche l’arte di costruire armi e di fare la guerra, di costruire case o di praticare la medicina. Essi hanno offerto agli uomini tutto ciò di cui avevano bisogno per vivere con un corpo fisico. L’altra parte degli Angeli, invece, è rimasta fedele alla Luce, a colui che chiamiamo Dio. È rimasta fedele al mondo divino, al mondo superiore, a un mondo di beatitudine e di armonia. Il sapere di questi Angeli Luminosi, veri Angeli custodi, è stata trasmessa da Enoch, e del resto tutta la letteratura si è basata sui suoi scritti millenari. Gli Angeli nella nostra vita Per gli Esseni, gli Angeli sono presenti nel lato invisibile ed eterico della vita. Si trovano nei nostri pensieri, nei nostri sentimenti, in tutta la nostra esistenza… Vivono realmente e formano un mondo intorno a noi e hanno come vero nome la Saggezza, l’Amicizia, la Bellezza, l’Armonia… La Saggezza, ad esempio, è un Angelo magnifico che può illuminare il mondo. Permette all’uomo di prendere visione delle molteplici incarnazioni, di prendere coscienza delle conseguenze dei propri atti e delle proprie parole… di cogliere ogni cosa, di comprendere ogni cosa. Questa visione del mondo consente di capire come gli Angeli siano delle creature esistenti con le quali gli uomini possono avere dei contatti ed evolversi. D’altronde gli Esseni sono sempre stati istruiti dagli Angeli Luminosi e mai dagli uomini né dagli angeli malati. Gli angeli dannati In origine l’Amicizia, la Bontà, la Saggezza, la Solidarietà, l’Amore… erano Angeli della Luce venuti per istruire l’uomo. Sfortunatamente, queste creature luminose sono state beffate e tradite dall’umanità che ha così perduto ciò che era stato donato in origine. La sofferenza è nata perché gli uomini non hanno saputo rispettare le Leggi della vita. In noi e intorno a noi vivono sentimenti e stati d’animo… Chi non ha mai sentito la sofferenza provocata da alcuni sentimenti? Chi non ha mai provato un turbinio interiore, che non si sia mai sentito corroso dalla paura, dallo stress, dall’angoscia, dalla pena? Chi non si è mai sentito attaccato da forze che si fanno strada contro il nostro volere? Solitamente gli uomini attribuiscono le cause a dei processi chimici… Ma da un punto di vista iniziatico si tratta di forze squilibrate: angeli dannati, malati che entrano in casa nostra (il nostro corpo) come dei ladri. Se non facciamo niente per rimediare alla situazione, per liberarci, per purificarci, se non sappiamo come aprire e chiudere le porte, allora queste forze si insediano e prendono il controllo della nostra personalità. E d’improvviso le conseguenze sono ineluttabili. La nostra anima è imbavagliata e non riesce più a esprimersi. È come chiusa in soffitta e finisce per essere dimenticata sotto uno strato di polvere. Come può un angelo cadere? Gli angeli sono caduti in due modi: alcuni sono stati spogliati della loro funzione originaria dall’umanità che in tal modo li ha resi malati. È questo il caso dell’Angelo del tabacco. Al loro arrivo in America, gli europei si sono accaparrati il suo corpo fisico, la foglia di tabacco. Non hanno compreso il lato sacro contenuto nel rito degli indiani, quando questi ultimi condividevano il calumet della pace. Giustamente quest’Angelo si è infuriato a causa della sua profanazione e si è rivoltato contro l’umanità. Adesso gli uomini muoiono a causa del tabacco invece di riceverne la benedizione. Questa spoliazione delle forze che originariamente erano pure ci mostra come l’ignoranza e la negazione del lato eterico della vita conducono al disastro. Occorre dunque sapere che ogni cosa manifestata su un piano materiale è sottesa da un’intelligenza invisibile poiché niente nasce dal nulla. È per questo che il sapere esseno, se correttamente messo in pratica, produce una coscienza capace di ristabilire l’equilibrio tra tutte le forme di vita. Il secondo modo di fare cadere gli angeli consiste nell’allontanarsi da loro. L’umanità si allontana per esempio da un Angelo magnifico, l’Amicizia; tutti siamo d’accordo nell’affermare che vivere in amicizia procura l’evoluzione e la crescita individuale. Eppure, quante volte gli uomini hanno preferito tradire i loro amici, le loro convinzioni, le loro idee, tutte le loro amicizie visibili e invisibili, a causa di motivi puramente egoistici? Se la virtù dell’amicizia rappresenta un’ascensione, il tradimento è invece un’involuzione. Oggi, tuttavia, l’umanità agisce sotto il segno del tradimento e avanza guidata dagli angeli malati e dalla distruzione. Giocare all’apprendista stregone Esistono diversi generi di Angeli. In questa gerarchia quelli che si trovano più in alto sono i Custodi della nostra anima. Se l’umanità si allontana da queste grandi creature, si ammala e perde la protezione e la guida… Questa è una delle ragioni per cui nella nostra epoca molte anime sono in pena e soffrono. In realtà soffrono perché gli uomini, tradendo il Mondo degli Angeli, tradiscono anche la loro Anima Luminosa e vivono senza di essa. Per ritrovarla e colmare

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Myriam di Magdala (Maria Maddalena), la Donna-Cristo

Myriam di Magdala è forse una tra le figure più controverse del Cristianesimo. Mentre da alcuni è stata considerata una donna che viveva una vita un po’ dissoluta, da altri è stata considerata una grande iniziata, una sacerdotessa consacrata all’Altissimo, ma la sua personalità e il suo ruolo nella vita del Maestro Yeshua rimangono tuttora un mistero per tanti teologi. Qual era l’orientamento della sua vita? Qual era la natura delle sue relazioni con Gesù? Chi era realmente questa donna di cui la tradizione esoterica ha preservato la memoria con una grande precisione? Olivier Manitara, egli stesso Esseno e conoscitore della storia del suo popolo, prova a rispondere a queste domande, proponendo una nuova visione sulla vita di questa donna sorprendente. Vi proponiamo di scoprire insieme il percorso devoto e impegnativo di questa iniziata di eccezione, rimasta avvolta dal mistero e tuttora autentica fiaccola di ispirazione per l’ideale femminile, attraverso il tempo. “Myriam di Magdala, soprannominata con famigliarità Miri da sua sorella Marta, nacque ad Antiochia di Siria intorno all’anno 4, da un padre siriano, Teofilo, governatore locale della provincia di Eucaria, una giudea del lignaggio regale del re Davide. Suo padre era un mercante molto ricco: commerciava con l’Oriente e l’Egitto. Lazzaro, che verrà successivamente nominato San Giovanni, era suo fratello. Erano entrambi esseri molto pii e molto vicini alla famiglia di Gesù e a quella di San Giovanni Battista e molto vicini agli Esseni, pur non facendo parte delle loro comunità. Gesù adorava questa famiglia e andava spesso a far loro visita. Una donna fuori dal comune  Maria Maddalena era una donna fuori dal comune, dinamica, creativa, di una bellezza magnetica, irresistibile, che proveniva dalla sua bellezza interiore, dalla grandezza della sua anima. Aveva come patrimonio una volontà di ferro, e come alcune donne un po’ particolari, una sorta di chiaroveggenza e un sapere innato, senza veli nei confronti di quasi tutti i mondi. Nonostante questo non abbia niente a che vedere con ciò che si conosce oggi, Maria Maddalena era una femminista: militava per i diritti delle donne; ad esempio, affinché esse ottenessero il diritto di entrare nelle sinagoghe. La posizione sociale che occupava faceva di lei una protetta dell’amministrazione romana da cui suo padre proveniva. C’era in lei una grazia che non può che venire dall’anima, dallo spirito. Provava amore per la Luce. La sua impetuosità, la forza del suo amore davano di lei un’immagine focosa, di un carisma stupefacente. Maria Maddalena è l’immagine della donna che prende il mondo nel suo cuore: rappresenta la donna che avvicina il suo cuore al cuore della Madre del mondo, all’Anima della Terra-Madre. Essena di cuore e di spirito, Maria Maddalena era molto libera, gioiosa, frizzante ed esercitava un grande fascino con la sua semplice presenza. Ma non era per niente tranquilla, serena e voleva sempre fare di più. Si considerava un essere umano completamente ordinario, ma voleva trasformare il mondo: lavorava giorno e notte, era sempre nell’insoddisfazione, anche quando ha lasciato il corpo. Veniva chiamata «la ragazza della gioia» perché sapeva mettere la gioia ovunque, nell’acqua, nella cenere, nella terra, nei pasti. Tramite il suo amore, la sua concentrazione, tramite questa coscienza superiore che emanava, tramite l’arte del tocco, sapeva anche mettere della forza nelle parole, nei pensieri, nei gesti, benedire gli oggetti, le case, prendersi cura della terra, della natura e della vita. Così, volgendosi costantemente verso gli Angeli e le loro virtù, ha potuto realizzare numerose esperienze. Grazie al Maestro Gesù, ha imparato a lavorare in alleanza con un mondo superiore, non nelle apparenze, ma fin nella realtà. Un’antica sacerdotessa egizia  Maria Maddalena, in una vita passata, era stata una sacerdotessa che aveva incarnato la Dea egiziana Hator e, come tale, era stata adorata e venerata. Nell’epoca in cui i Faraoni governavano, gli Esseni lavoravano con gli Dei. Parlavano con gli Dei, vivevano con loro, li chiamavano affinché potessero incarnarsi in alcuni esseri preparati, che potevano diventare così degli Dei viventi. Loro conoscevano questi segreti. Sapevano anche che, quando avevano attirato una Divinità in un corpo, potevano farla vivere in più corpi. Maria Maddalena rappresentava l’aspetto femminile di Iside, perché nella sua essenza, lei era una figlia di Iside, faceva cioè parte di quelle donne che si erano incarnate nel corso di più secoli per riattivare la memoria di questa Dea. Iside non era soltanto una donna in una sola donna, ma è stata una donna in più donne. Molto rare sono coloro che hanno compreso di dover dare alla luce Dio sulla terra. È per questo che le donne come Maria Maddalena erano delle donne preziose, di un valore inestimabile, perché sapevano mettere la Luce al mondo e donarle un corpo. I loro pensieri erano abitati dalle forze della Luce ed erano realmente in comunicazione con degli esseri luminosi e puri, che vivono nell’uomo e intorno all’uomo. Grazie al suo ardore, alla sua determinazione, Maria Maddalena ha potuto ritrovare la memoria degli antichi misteri di Iside che vivevano in lei. Ciò che ha segnato tutta la sua vita, è stato l’aver incontrato Dio attraverso Gesù, Dio stesso. Attraverso la sua storia Maria Maddalena si rivela ai nostri occhi come una delle figure fondatrici del cristianesimo.Lei ci ha preceduto su questo cammino dell’amore per Dio. Ed è andando verso la Luce, fecondata da Dio e generando Dio nel mondo, con amore, con bontà, che Maria Maddalena dimostra col suo esempio il principio superiore di ogni iniziazione femminile nella più grande umiltà e semplicità. Senza di lei, Gesù non avrebbe mai potuto compiere la sua missione. La Dea Hator Hator è la Dea della vita, la Dea del cielo, la Via Lattea, il latte divino. L’uomo si nutre del latte degli Dei, del cosmo, della bellezza. Ella è rappresentata come la vacca sacra. Le corna della Dea rappresentano il suo legame con il mondo divino. Hator significa «casa di Horus». Horus è il Falco del cielo, il Figlio del Sole, che è legato ad Hator, la Luna. Si rappresentava Hator anche nella forma di una grande

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Gli Esseni non sono una setta

Nel mondo ci sono sempre state delle persone razziste, xenofobe, che incitavano gli altri a coltivare l’odio verso il prossimo. Oggi, gli Esseni subiscono questo: discriminazione, odio da parte di coloro che ci ritengono una setta. In quanto rappresentante degli Esseni, io dico che non abbiamo niente a che vedere con la parola «setta». Gli Esseni non costituiscono una setta. L’Essenismo è una Tradizione molto antica, è una religione nel senso nobile del termine, una filosofia, una cultura, un’arte di vivere, ma non è una setta! Un Esseno è tollerante, coltiva l’amore dell’altro, studia e in nessun caso sviluppa il fanatismo, il settarismo, l’esclusione. La vera domanda è: «Abbiamo il diritto di essere diversi, di pensare diversamente, di vivere in conformità con i valori che sono i nostri?» Questo è un argomento di società che non riguarda soltanto gli Esseni. Adesso voglio rassicurare tutte le persone, le famiglie, i nonni, i padri e madri, le mogli e i mariti, le figlie ed i figli che non sanno chi è un Esseno: gli Esseni sono persone buone. Con “buone” non intendo dire che siamo migliori degli altri, no: voglio dire che, nella vita, c’è di peggio che essere un Esseno. Coloro che affermano che gli Esseni sono una setta non sono delle persone per bene. Sono dei bugiardi, dei razzisti, degli xenofobi che violano la legge, i principi fondamentali della laicità e dei diritti umani. Quando io dico che non sono gente per bene, parlo di alcuni governi che, ufficialmente, propagano e sostengono delle tesi razziste, xenofobe tramite “una lotta contro le sette”. Ah! che bell’affare, ma si dimenticano una cosa: dietro la parola «setta», ci sono individui, cittadini che hanno dei diritti, una dignità. La parola «setta» non avendo nessuna definizione giuridica, diventa un’etichetta che può essere associata a qualsiasi persona al fine di sottometterla all’opinione pubblica. La parola «setta» diventa un’ingiuria, come il termine «sporco»: «Sporco nero» «Sporco bianco» «Sporco giallo» «Sporco …» Google stesso, il famoso motore di ricerca americano, utilizza questa parola, nonostante le ripetute richieste che gli sono state rivolte per rimuoverla, persiste nell’insultare gli individui a causa delle loro credenze, opinioni, scelte. Ed è rimasto totalmente impunito. «Sporco Esseno» «Sporco Testimone di Geova» «Sporco Giudeo» «Sporco Musulmano» «Sporco religioso» La setta e l’altro Gli Esseni non sono assolutamente settari, fanatici, dogmatici, chiusi. Abbiamo i nostri valori, il nostro modo di essere al mondo, e siamo rispettosi degli altri, tolleranti, aperti. Ci sono delle leggi che sono un punto d’incontro e, se rispettate, ci permettono di vivere insieme nell’armonia. Ora è arrivato il momento di dirlo: coloro che incitano all’odio nel discriminarci con la parola «setta» sia nei nostri riguardi che nei riguardi altrui, non sono gente per bene. Un Esseno è impegnato in un cammino e una ricerca come può essere ogni persona appassionata in qualsia ambito. Questo non fa di lui un essere nocivo. Noi non ci nascondiamo, non siamo una società segreta: esponiamo soltanto la nostra filosofia. · Cerchiamo di risvegliare la nostra coscienza · Cerchiamo di acquisire la saggezza · Auguriamo di vivere con amore e rispetto · Ci uniamo per lavorare su di noi al fine di migliorarci · Vogliamo salvaguardare dei valori nei quali crediamo e che sono universali · Non abbiamo nemici e operiamo per la pace e la guarigione dei mondi · Non siamo una «setta» · Nessuno ha il diritto di insultarci, di discriminarci per le nostre scelte, la nostra coscienza, le nostre convinzioni profonde. · Noi chiediamo giustizia. Una società che permette di dar voce a discriminazioni, ingiurie su una minorità, non è più uno Stato di diritto. Quando la libertà viene violata da una minoranza, è persa per tutti. Allora, non lasciate coloro che propagano l’odio, il razzismo, discriminarci e discriminarvi, utilizzando la parola «setta», per schiacciare quelle e quelli che hanno un modo di pensare diverso.Non partecipate a questo crimine, utilizzando voi stessi questa parola per sporcare l’altro, per ridurlo, per degradarlo. Grazie. Gli Esseni non sono una setta, ma un’Alleanza d’amore di esseri umani che si risvegliano. Olivier Manitara

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Gli Inviati di Dio “La loro missione sulla Terra”

Il Vangelo Esseno è un testo sacro, donato dalla stessa fonte che ha ispirato tutti i testi sacri dell’umanità. Diverse tradizioni parlano, in modi diversi, della legge della reincarnazione. Questa legge esiste sotto forme diverse e in più mondi. Una di queste forme, raramente affrontata e quindi con un’essenza ancor più profonda, è quella che tocca il piano divino, ossia la reincarnazione di Dio. Sì, anche Dio si reincarna, ma Lui non assume come noi un corpo d’uomo. Egli si veste di un corpo che gli viene offerto da un popolo. Quando Dio ritorna, si reincarna e, sistematicamente, riscrive il messaggio della Luce. Così è nato, per la nostra epoca, il Vangelo Esseno. “Vangelo” significa buona novella, bella parola. Gli Esseni sono donne e uomini che si prendono cura del prezioso, del Divino e danno vita a un corpo per Lui. Ecco il motivo per cui sono stati anche chiamati “Madri di Dio”. La lettera uccide, solo lo Spirito vivifica All’origine di qualsiasi nuova manifestazione di Dio appare un gruppo di uomini, di Esseni, che si riuniscono attorno ad un uomo, che si distingue dagli altri. Possiamo così pensare a Enoch, Krishna, Zoroastro, Ermete Thot, Abramo, Buddha, Mosè, Gesù, Mani, Maometto e, più vicino a noi, a Peter Deunov, Rudolf Steiner o Omraam Mikhaël Aïvanhov, Olivier Manitara. Possiamo chiamare questi uomini “Profeti”, “Figli di Dio”, “Maestri”, “Inviati” o “Messaggeri”. Il termine “Inviato” e il termine “Messaggero” rivelano l’Alleanza con il mondo angelico, poiché gli Angeli sono i messaggeri di Dio. Questi Inviati erano uomini e, come tali, ne manifestavano i limiti. Ma in loro viveva un principio superiore e un insegnamento universale, un messaggio superiore, sublime. Non bisogna limitarsi a guardare la forma e attaccarsi ad essa, ma occorre imparare a percepire lo Spirito che emana dalla forma e le conferisce un senso più grande. Ecco perché Gesù ha detto: “La lettera uccide, solo lo Spirito vivifica”. I principi sono eterni e la forma è transitoria, effimera. Sempre per questa ragione, la forma deve essere adattata alle diverse circostanze e alle varie epoche nelle quali lo Spirito si manifesta. Le religioni non sono eterne nella forma, solo lo Spirito che le ha generate è eterno. Così, Dio è superiore a tutte le religioni a cui ha dato vita. Tutti i grandi Inviati l’hanno affermato. Buddha, nel “Sutra del Diamante”, proclamò la fine della ruota del Dharma e la comparsa di un nuovo Buddha dopo 2500 anni, quando il suo insegnamento avrebbe perso la sua forza originaria. Gesù disse: “Ho molte cose da insegnarvi, ma non potete capirle. Ecco perché lo Spirito di verità, il Paraclito, verrà dopo di me e vi insegnerà ciò che io non ho potuto dirvi”. Maometto rivelò: “Io sono l’ultimo profeta (sottinteso della sua tradizione) ma ogni cento anni, un uomo o un gruppo di uomini verrà per ripristinare la Religione della Luce”. “Ultimo profeta” non significa che non ce ne saranno altri, ma anzi, che lui è l’ultimo di una tradizione nella quale si inserisce e di cui è il rappresentante in quel periodo della vita. Il Vangelo Esseno. La Tradizione continua. Allo stesso modo, alla fine del XIII secolo, i Catari, una delle più belle manifestazioni degli Esseni, hanno proclamato sul rogo: “Tra 700 anni, quando la Chiesa di Roma sarà in declino, ritorneremo ancora più forti per ripristinare la Tradizione e la Religione della Luce”. Le chiavi per riconoscere i veri Inviati di Dio. Possiamo osservare come la loro vita fosse caratterizzata da un denominatore comune: erano tutti esseri con saldi principi, esseri di coscienza animati da una sensibilità e da una visione particolari. Erano portatori di qualcosa di diverso e di innato, di una conoscenza che non si impara, di una capacità di comprendere il messaggio del Padre senza eguali. Sapevano che il mondo degli uomini non era portatore del messaggio del Padre. Una tale percezione del mondo crea molto spesso grande turbamento nell’uomo o nella donna, poiché essa li porta a essere in disaccordo con la società istituita e con le sue regole stabilite. Quando dico “società”, includo in questo termine la religione, il governo, la cultura, il clima sociale, l’economia e la vita quotidiana del mondo o del popolo in cui si sviluppa l’essere umano. Sentire questo sfasamento e viverlo intensamente nella propria interiorità, non è una rivolta, ma piuttosto uno choc, poiché l’uomo che si risveglia a questa nuova percezione della vita; inizia a riconoscere l’esistenza di due mondi, senza averne per forza l’intelligenza e la comprensione. C’è una grande umanità negli Inviati di Dio. Questi esseri erano profondamente sinceri e puri, vivevano senza compromessi e volevano portare fino in fondo le loro convinzioni. Persino prima di ricevere la rivelazione di Dio e di diventare portatori dell’Alleanza della Luce, erano interamente motivati da una ricerca di senso, di valore, di giustizia, d’integrità. Così, a un certo punto della loro vita, hanno tutti deciso di estraniarsi dal mondo dell’uomo, di ritirarsi, di isolarsi. Tutti, assolutamente tutti, l’hanno fatto e di conseguenza hanno consigliato alle donne e agli uomini che cercano Dio di fare lo stesso. Gesù dirà: “Digiuna e prega”. Maometto ha insegnato il ramadan, Buddha la meditazione. Tutti hanno raggiunto la rivelazione attraverso l’isolamento. Non voglio qui entrare nei dettagli di questo sapere divino: voglio solo indicare una prova universale che unifica tutte le religioni e dimostrare così che esse non appartengono a un uomo o a un gruppo di uomini, ma unicamente a Dio. Le 4 fasi universali della rivelazione degli Inviati di Dio. Tutti gli Inviati di Dio hanno indicato un cammino interiore attraverso il cuore, l’anima e lo Spirito. Loro stessi hanno seguito questo cammino che all’inizio era una semplice intuizione. Hanno così ricevuto un messaggio per risanare ciò che non funziona nel mondo. Questo messaggio ha sempre avuto come fondamento l’amore: l’amore per la famiglia, per la propria cerchia, per gli altri, per l’umanità, per la rettitudine. Innanzitutto, c’è Dio che viene vissuto in una relazione interiore, consapevole e individuale. Poi, c’è l’altro, la

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Identificare i veri ostacoli del cammino

Il sapere mancato al cristianesimo originale L’uomo deve risvegliarsi, deve vivere in accordo con l’Intelligenza Superiore. Questo cammino di risveglio passa attraverso un’alleanza con una Scuola iniziatica, una filiazione religiosa, una continuità, una comunità, una disciplina, una pratica che permettono una comunione con il mondo sottile. Se l’uomo è incosciente, addormentato, non è consapevole delle forze che agiscono su di lui, lo influenzano e lo programmano. Con l’idea “Credete e sarete salvati”, gli uomini sono stati portati verso l’incoscienza e la paura. Una tela è stata tessuta e nessun uomo ha potuto liberarsi da questa trappola. Questo non è un giudizio o una denigrazione, ma semplicemente una costatazione. Praticando l’arte del risveglio, è possibile uscire da diverse difficoltà che non potranno più toccarti perché riuscirai a vederle. Un essere risvegliato vede che tutto è bene, anche l’egoismo, perché è quello che impedisce all’uomo di agire verso il male, perché si dice: “Se faccio del male, mi accadrà una cosa o un’altra”. Così, esso diventa una forza benefica che lo trattiene. Se l’egoismo non esistesse, l’uomo farebbe del male senza limiti. L’uomo deve essere educato per riuscire a vedere come anche le più belle parole e le più belle religioni possono essere catturate da queste forze. Così, per andare verso una buona educazione, bisogna iniziare a risvegliarsi. La Ronda degli Arcangeli, un nuovo cammino verso il risveglio Oggi, l’uomo è inserito in uno schema che gli impedisce di accedere ai mondi superiori. Questo schema di incoscienza e di paura, porta l’uomo a soddisfare unicamente il bisogno del corpo e gli impedisce di risvegliarsi. Con il disordine, anche ciò che è buono diventa cattivo; se invece tutto è ordinato, e ogni cosa è al suo posto, tutto diviene buono. Bisogna quindi “riscrivere” il mondo dell’uomo, preparargli un nuovo ambiente, una nuova atmosfera fondata sull’ordine, l’equilibrio, quindi sul sapere di un’intelligenza superiore. Il corpo ha bisogno di un contesto dove poter essere rassicurato, calmato, dove quindi poter comprendere che trarrà vantaggio nel diventare un servitore dei mondi superiori. Si possono nutrire i mondi superiori in se stessi? Sicuramente, ma bisogna nutrirli tutto attorno a noi, nell’ambiente, nel contesto. Così, una nuova religione sulla Terra potrà apparire. Una nuova religione è una necessità, un’evidenza, un bisogno fondamentale, è un altro orizzonte, un altro percorso, un bisogno di chiarezza, di comprensione, un bisogno di non giudizio e di non condanna. La Ronda degli Arcangeli è il corpo di Dio sulla terra, è il vero governo che tiene conto di tutti gli esseri e che ristabilisce l’ordine, la giustizia, la pace e il cammino verso la grandezza, verso la dignità, l’onestà. È questa una cosa che si può fare da soli? No, credere che si possa andare verso Dio da soli è un’illusione assoluta. Cercare l’equilibrio tra la Luna e il Sole. Tutti gli esseri sono pronti a fare degli sforzi per un’intelligenza superiore, ma, se portiamo loro stupidità, si ribelleranno e torneranno verso loro stessi. Allora, attireranno a sé delle intelligenze superiori che porteranno distruzione. Risvegliarsi e istruirsi, è liberarsi dalla paura, calmarsi ed agire conformemente alle leggi. Si può trascorrere tutta una vita a dormire passando accanto al tesoro. E qual è il più grande di tutti i tesori? La fecondazione, ovvero donare e far apparire qualcosa di grande. Per esempio, una donna che dona un bimbo alla Terra fa apparire un granello che feconda gli universi. È la bellezza, la meraviglia, il tesoro. Ci sono due cammini verso questo tesoro: un cammino che risveglia la divinità e l’altro che conduce a voler migliorare la vita del corpo mortale. Tutto ciò che si fa per il corpo andrà perduto. Tutto ciò che verrà fatto per far vivere Dio sarà puro ed elevato. Di quale Dio stiamo parlando? L’albero, l’aria, l’acqua, la natura. Dando anima a ciò che ci è stato donato, gli facciamo dono dell’intelligenza. Si può vivere con i legumi, con i fiori, con l’acqua. Se si comincia a prendere atto di questo, ci si può rendere conto che si possono portare questi esseri alla divinità, è così che la divinità apparirà. Ma se vogliamo sempre salvarci la pelle, vivere come degli esseri che riconducono tutto verso ciò che è morto, allora raccoglieremo ciò che abbiamo seminato. In questo modo, la Terra diventerà una luna. È necessario quindi trovare l’equilibrio. La Terra non deve diventare né la Luna, né il Sole: deve rimanere la Terra, onorando gli Dei di tutto il mondo. La luna deve essere onorata, è lei che dona il corpo, così come il Sole deve essere onorato, poiché è lui che dona lo spirito. La Terra diventa il punto d’incontro tra i due. Ed è una meraviglia. Olivier Manitara

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Il Battesimo Esseno e la liberazione dell’anima

Il risveglio dell’Anima è fondamentale nella vita di un uomo. Se l’uomo conduce una vita contraria a quella prevista nel momento della sua incarnazione, l’anima si atrofizzerà nel corpo fisico, generando molte sofferenze e malattie. Con il Battesimo Esseno è possibile liberarla e armonizzare l’uomo con il suo sé interiore. L’Anima Nella sua essenza, l’anima è la sposa dello Spirito divino. Essa conserva nella sua memoria tutte le esperienze e tutte le conoscenze acquisite dall’uomo sulla Terra. Presentandosi come una guida di luce, essa si incarna con l’uomo durante il suo primo inspiro. L’aura dell’uomo rispecchia tutti i fluidi che lo circondano e che guidano la sua vita. Se quest’acqua eterica è limpida, allora l’Anima può entrare in contatto con l’uomo, permettendogli di risvegliarsi in una coscienza superiore, colma di felicità e pienezza. Se i pensieri, le sensazioni, le impressioni vissute dall’uomo in ogni istante della sua vita sono offuscati, essi si imprimono sulla sostanza sottile della sua anima fino a soffocarla e prenderne il posto. Così facendo l’anima si sacrifica, diventando prigioniera del corpo e, non potendo avere un contatto cosciente con l’uomo e soffre. La sofferenza dell’Anima porta inevitabilmente anche l’uomo alla sofferenza, il quale non trovando il suo posto nel mondo terreno, si sente perduto e il Mondo Divino non può più posarsi sulla terra per compiere l’opera della Luce. Il Battesimo Esseno Gli Esseni, chiamati “i terapeuti”, conoscevano il segreto della liberazione dell’anima attraverso l’acqua. L’acqua rappresenta la vita, la purezza, l’amore, l’armonia, la guarigione. Il suo colore è il blu, il blu dell’oceano ma anche il blu del cielo. L’uomo deve imparare a non intorbidire l’acqua con suoi pensieri, con le sue relazioni, con i suoi sentimenti, con la sua vita. Grazie al battesimo Esseno, l’uomo può prendere coscienza di come la sua vita non sia in armonia con la sorgente divina, comprendendo così la necessità di ricollegarsi ad essa per ritrovare, in se stesso e attorno a lui, la chiarezza e la purezza di cui la sua Anima ha bisogno per guidarlo. La liberazione dell’Anima Il Battesimo Esseno permette all’anima di riacquisire il suo ruolo di intermediaria tra lo spirito e l’uomo. L’anima, una volta liberata, diventa un legame con i mondi sottili e divini, un vero e proprio ponte di luce che permette l’accesso diretto alla fonte divina, alla conoscenza diretta, al cammino luminoso portatore di felicità. L’Arcangelo Gabriele Un Arcangelo è un essere divino che si manifesta sulla terra tramite dei Maestri autentici, dei Profeti. L’Arcangelo Gabriele è un mistero, essendo un essere completamente immateriale, ma la sua impronta sull’umanità è tangibile in ogni epoca. Lo si ritrova in India, su alcune ceramiche sumeriche, nelle Gathas di Zoroastro, nell’antica civiltà dei figli del cielo della Cina. È l’ispiratore della grande piramide di Cheope ed è sempre l’Arcangelo Gabriele che ha insegnato a Mani il cammino della Terra di Luce. È colui che annuncia a Maria la nascita di Gesù e trasmette, nel corso di 22 anni, le sure del Corano al profeta Maometto. Nella nostra epoca, l’Arcangelo Gabriele ha trasmesso a Olivier Manitara il segreto dell’iniziazione del Battesimo Esseno. L’Arcangelo Gabriele è l’Arcangelo che insegna la purificazione delle energie malate, la pulizia dei fluidi magnetici e del corpo eterico. Permette la nascita della luce sulla terra e la liberazione dell’anima. “Se lasci che gli altri dirigano la tua vita e accogli in te concetti estranei alla tua natura, la tua anima sarà come una pozzanghera, acqua senza vitalità, senza originalità, senza uno zampillo. Quindi, sii ciò che sei in alto e vivi quotidianamente le tue aspirazioni più belle.” Parola dell’Arcangelo Gabriele. Olivier Manitara

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