COS’È LA NAZIONE ESSENA?

La Nazione Essena è un’iniziativa comunitaria, il cui obiettivo è lo sviluppo di una nuova cultura e di un nuovo modo di essere al mondo. Discendenti di una Tradizione sacra ed antica, gli Esseni contemporanei hanno come missione quella di coniugare la loro coscienza e le loro forze con la Celebrazione della Ronda degli Arcangeli. La Ronda degli Arcangeli è uno spazio sacro, sorto come il Sole all’alba, grazie al saper-fare degli Esseni. Essa è garante, al giorno d’oggi, dell’Alleanza e del contatto con i Mondi Superiori, con gli umani e con gli Spiriti della Natura. Da secoli, gli Esseni lavorano per promuovere e rinforzare una relazione armoniosa tra l’uomo, la Natura e un’Intelligenza Superiore. In questo spazio della Ronda degli Arcangeli, un gran numero di manifestazioni culturali, sociali, economiche ed ecologiche vivono e si sviluppano. Gli Esseni sono una Nazione vera e propria che opera al di là delle Nazioni, delle religioni, dei partiti e delle confessioni, incentrandosi su un aspetto artistico, umanitario, culturale al fine di modellare un’opera di beneficenza universale e senza frontiere. Chiamano a raccolta tutte le donne e tutti gli uomini di buona volontà, ovvero tutti coloro che aspirano a promuovere una giusta e nobile causa per la vittoria di un mondo e di una coscienza superiori. Condividere tale percorso non implica perdere la propria identità, bensì guadagnare una coscienza allargata partecipando ad un’opera comune, compiuta per il bene di tutti gli esseri e, soprattutto, per la gloria del Dio dell’Amore e della Verità. Gli uomini non sono a conoscenza di tutto questo perché nel corso dei secoli questa cultura è stata relegata al silenzio. Ecco perché gli Esseni si sono riuniti in una Nazione: per far udire la loro voce, non per imporla, ma per proporla, per farla conoscere.

IL SIGNIFICATO DEL SIMBOLO DELLA NAZIONE ESSENA

L’emblema della Nazione Essena è una bandiera di 4 colori (rosso, verde, giallo, blu) che rappresentano i 4 elementi fondamentali dell’Universo: il fuoco, l’aria, l’acqua, la terra, e le leggi universali che ne derivano e che reggono la vita dell’uomo e della natura sulla Terra (4 stagioni, 4 direzioni, etc.). Al centro della bandiera vi è la Menorah con 7 braccia che rappresenta il simbolo dell’Alleanza tra i 7 regni della Terra: minerali, vegetali, animali, umani; e del cielo: Angeli, Arcangeli, Dei. Il regno umano si trova al centro della Menorah e della bandiera, identificandosi come un intermediario risvegliato che onora i Mondi Superiori del Padre e si prende cura dei regni inferiori della Madre.

DEFINIZIONE DELLA NAZIONE ESSENA

La parola “Nazione” (dal latino «natio -onis», in italiano «nascita») viene utilizzata nel suo senso originale per designare un popolo, una famiglia, un gruppo umano della stessa origine, senza nessuna appartenenza territoriale né connotazione politica. La Nazione Essena è un popolo in tutti i popoli, un popolo di anime, costituito da esseri umani che condividono la stessa tradizione e gli stessi valori universali di saggezza, di rispetto e di fraternità.

Lo scopo della Nazione Essena è di perpetuare la Tradizione degli Esseni e gli insegnamenti che sono stati trasmessi attraverso i secoli da Enoch in poi, per promuovere la saggezza sulla Terra e la dignità di tutti gli esseri viventi. Questi insegnamenti sono profondamente legati ai misteri dell’universo, della natura e dell’uomo stesso. Il motto è:

“La verità vi renderà liberi”.

ORIGINE DELLA TRADIZIONE

Nella storia, l’apparizione della parola “Esseno” risale agli scritti di Filone di Alessandria (30 a.C – 45 d.C), di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) e di Flavio Giuseppe (38-95 d.C.). Recentemente, tra il 1947 ed il 1956, la scoperta dei manoscritti del Mar Morto, sul sito di Qumran, ha dato prova dell’esistenza di una comunità essena fino ad allora rimasta discreta, se non segreta, allo scopo di preservare la purezza della loro tradizione e delle loro pratiche religiose ed iniziatiche. Inoltre, intorno al 1950, il filosofo ed erudito ungherese Edmond Bordeaux Szekelly ebbe accesso ad archivi segreti del Vaticano, in cui vi erano vari documenti apocrifi in aramaico, così come alcuni rotoli del Mar Morto. Una volta tradotti, essi testimoniarono l’appartenenza di Gesù e dei suoi discepoli alla “cerchia degli Esseni’’.

Il Padre fondatore della Tradizione Essena è Enoch, settimo discendente della stirpe di Adamo, conosciuto nelle varie tradizioni religiose, attraverso svariati nomi, rappresenta il primo uomo che si è raddrizzato dopo la caduta originale dell’umanità. Il suo nome ‘Enoch’ (dall’ebraico: ‘iniziato’) si ritrova in altre tradizioni, come nella croce ‘Ankh’ degli Egizi, designa la conoscenza e la padronanza della vita e della morte.

Gli Esseni credono profondamente nell’esistenza di un lignaggio di figli di Dio (uomini, donne o popoli) che si sono incarnati sulla terra per portare la parola del Padre e della Madre. Questa filiazione o tradizione si è manifestata in tutte le epoche, in tutti i luoghi della terra, portando un messaggio e una saggezza che toccano l’intera umanità. Se oggi noi abbiamo scelto di portare il nome di «Esseni», non è soltanto in riferimento alla comunità che ha fatto nascere e che ha educato Gesù, ma è soprattutto per onorare Enoch, padre della tradizione essena, primo sacerdote che ha ritrovato la sua origine divina e ha aperto il cammino della risalita verso Dio.

“Enoch fu il primo uomo tra gli uomini, che sono nati sulla Terra, ad imparare la scrittura, la conoscenza e la saggezza e ad aver scritto in un libro i segni del cielo a seconda dell’ordine dei loro mesi, affinché gli uomini potessero conoscere le stagioni degli anni secondo l’ordine di separazione dei loro mesi…”, citazione tratta dal “Libro dei Giubilei”.

È scritto nel Vangelo Esseno, tradotto dall’aramaico da Edmond Bordeaux Szekely, a partire da documenti apocrifi trovati negli Archivi segreti del Vaticano, come già citato: «Enoch fu il primo servitore della Legge, il primo dei guaritori, dei saggi, dei gioiosi, dei gloriosi e dei forti, il primo che vinse la malattia e la morte. Invochiamo Enoch, Maestro della vita, fondatore della nostra Fraternità, servitore della Legge, il più giusto dei giudici, il più saggio, il più avveduto e il più glorioso di tutti gli esseri. Egli fu il primo prete, il primo lavoratore, il primo a conoscere la Parola, a insegnarla e a obbedirle. Egli rivelò ai figli della luce tutti i meravigliosi segreti della vita.» Il Libro dei Giubilei precisa: “Enoch era il primo uomo tra gli uomini, che sono nati sulla terra, che apprese la scrittura, la conoscenza e la saggezza e che scrisse in un libro i segni del cielo secondo l’ordine dei loro mesi affinché gli uomini conoscessero le stagioni degli anni secondo l’ordine dei mesi…» E le scritture citano Enoch a più riprese come colui che fu preso da Dio e condotto nel suo regno. Enoch sarebbe allora il primo uomo ad aver ritrovato la sua origine divina e il cammino del Padre. «Hénoch camminò con Dio, poi egli sparì perché Dio lo prese.» (Genesi 5 :23-25)

Con Enoch sono apparse le prime scuole dei Misteri in Egitto e, più tardi, anche in Grecia, per condurre l’uomo verso la liberazione della sua anima e la conoscenza universale. Così è nata la Tradizione Essena che si è sempre adattata attraverso le varie epoche e culture, al fine di perpetuare il suo messaggio e il suo insegnamento. Oggi ha assunto una nuova forma: quella della Nazione Essena.

ETIMOLOGIA

Ci sono diversi tentativi di definire etimologicamente la parola «esseno» nella letteratura storica e religiosa. Per alcuni, “Essaios”, in greco, è la traduzione di “Kashai”, parola egiziana e di “Chsahi” che, in ebraico, entrambe significano «segreto» o «silenzioso». D’altronde, i simboli egiziani di luce e di verità trovano la loro traduzione greca nella parola «Essen». Altri hanno proposto «i pii» (in aramaico: hasîn; in ebraico: hasîdim). Per altri ancora, il termine «esseno» viene dalla parola siriaca: Asaya, medico, in greco: terapeuta. Infine, gli appellativi degli Esseni all’epoca di Gesù erano numerosi: i silenziosi, i praticanti, i guaritori, i veggenti, i santi, i perfetti, i guardiani o servitori di Dio…

Perché tante definizioni e soprattutto tanto mistero? Forse perché, alla fine, vi è un’unica caratteristica principale che definisce gli Esseni: l’amore verso Dio e per i Misteri della vita. Se occorresse scegliere una definizione della parola «esseno» essa potrebbe essere: «Essere un Esseno è innanzitutto uno stato d’essere naturale nell’uomo. In un antico linguaggio, Esseno significa «essere umano», «uomo pensato e voluto da Dio». L’uomo vero è un Esseno. In questo stato d’essere, lo spirito e il corpo sono uniti e nutriti dal mondo divino. Lo stato d’essere esseno è quello in cui l’uomo è davanti a suo Padre e a sua Madre, con tutti i suoi corpi sottili rigenerati e nutriti dal mondo divino. Così, il termine «esseno» non dev’essere limitato ad una data epoca o popolazione, ma deve piuttosto essere inteso come un’aspirazione a ritrovare la natura originale dell’uomo nato da Dio e unito a Dio.

VERSO UNO SGUARDO E UNA COMPRENSIONE ESOTERICI

Ciò che è particolarmente interessante è di guardare il senso, l’anima e lo spirito che sono dietro le parole. È d’altronde il senso della parola di Gesù «la lettera uccide ma lo spirito vivifica.» (2 Corinzi 3 :6) che ci invita a guardare ciò che si trova dietro le apparenze: questo è proprio di una scuola esoterica. È molto interessante interessarsi all’origine delle parole perché esse possono rivelarci la loro sorgente originale comune. Per esempio, Enoch significa “iniziato”, in ebraico, o ancora, esso è nella sua formulazione originaria “Enoch”, “Anoki”, “Anouki” che si ritrova nella parola della Bibbia come «Anouki Adonaï» o «Anokhi Adonaï» che significa «Io sono Dio, l’Eterno, Colui che è, che era e che sarà.». È la stessa parola di «ankh» presso gli egiziani, che significa la vita, l’eternità, l’immortalità. Ritroviamo esattamente lo stesso significato nel Dio Enki presso i Sumeri, che significa vivere, esistere e designa il dio creatore, la vita divinizzata.

A parte tutto questo, ciò che ci deve interessare rispetto ad Enoch è il principio divino che si è incarnato attraverso di lui per mostrare qualcosa all’umanità, allo stesso modo in cui il Cristo si è manifestato attraverso Gesù. E i buddhisti hanno compreso molto bene questo segreto perché il Buddha non designa un uomo in particolare ma lo stato d’essere dell’uomo che si è risvegliato alle leggi dell’universo e degli Dei. Allora, con uno spirito comune, Buddha, Cristo, Enoch, Ankh, Enki, Esseno sono tutte la stessa parola che rivela lo stesso principio divino originale: quello della vita cosciente e unita a Dio, quello dello studio e della conoscenza delle leggi della vita; quello dell’uomo che è tornato a vivere con suo Padre e sua Madre e che può dire «Io sono Dio», «Mio Padre e io siamo uno». Essere esseno è «essere» nel senso divino e originale del termine e anche «imparare ad essere» e il suo suffisso, “ne, nien, nia” designa la conoscenza, lo studio, come la parola gnosi. Essere esseno è studiare la vita fino ad entrare nella conoscenza delle sue leggi e vivere in unione perfetta con essa. È ritrovare l’essenza, la quintessenza di Dio, l’essere divino nell’uomo e nella vita.

I rappresentanti della Tradizione essena attraverso la storia

Enoch, Noè, Rama, l’Egitto dei Faraoni Figli del Sole, Krishna, Fo Hi, Zoroastro, Hermes Thot, Abramo, Akhenaton, Mosè, Orfeo, Elia, Numa Pompilio, Pitagora, Buddha, Lao Tse, Platone, Gesù, San Giovanni, Maria e Maria Maddalena, Mani, Maometto, Padmasambhava, i Bogomili, i Catari, i Templari, i Rosacroce, Rudolf Steiner, Peter Deunov, Omraam Mikhaël Aïvanhov, Olivier Manitara.

Tutti questi uomini e donne fin dall’origine dell’umanità, attraverso nomi, culture, epoche e linguaggi differenti, hanno compiuto la stessa missione: preservare la Saggezza divina sulla Terra.

OLIVIER MANITARA

Olivier Manitara è un Maestro Autentico Esseno, l’ultimo in ordine di incarnazione ma non l’ultimo in senso assoluto poiché il lignaggio del Maestri Esseni sulla terra non finirà mai. Olivier Manitara ha portato avanti la missione dei suoi predecessori, trasmettendo gli insegnamenti della Tradizione di Luce con oltre 200 libri e dispense, conferenze, seminari e sessioni di formazioni organizzate dalla Nazione Essena. Ha composto circa un centinaio di canti e di danze ed ha creato più di duecento mandala ed altri disegni meditativi nella tradizione artistica più pura e sacra degli Esseni. Olivier Manitara amava sottolineare che lui non era altro che un Esseno tra i tanti Esseni. Ha lasciato il corpo nel giugno del 2020.

GLI INSEGNAMENTI

Fondata su una tradizione millenaria ed una trasmissione iniziatica del sapere esoterico, la Nazione Essena dà molta importanza all’educazione che promuove l’intelligenza, il discernimento ed il risveglio della coscienza. La Nazione Essena, nel corso di questi ultimi anni, ha proposto varie forme di insegnamenti e di metodi per i suoi studenti in cerca di saggezza e di sviluppo interiore: il metodo della Ronda degli Arcangeli, fondato sui 4 grandi cicli dell’anno e sui 4 elementi universali. Questo percorso è il metodo principale per scoprire la cultura essena. Questo metodo può essere completato nel quotidiano attraverso l’Accademia Essena e tutti gli innumerevoli corsi e seminari.

error: Content is protected !!
Torna in alto