Nella vita degli Esseni, il canto e la parola occupano un ruolo fondamentale, poiché garanti della comunicazione e degli scambi. Gli Esseni hanno compreso l’importanza della bocca, la saggezza che racchiude e l’esperienza vivente che tutti possono fare attraverso queste due chiavi che ci sono state donate: il canto e la parola. Entrambe queste attività riempiono la nostra vita, la plasmano e la determinano, in base a come noi scegliamo di utilizzarle. È attraverso la bocca che il senso del gusto ci informa sugli alimenti, ma anche sul sapore delle parole che pronunciamo o che sentiamo. In questo senso, parlare è come una forma di nutrizione, che nutre la nostra interiorità, ma anche l’atmosfera che ci circonda. Ecco perché gli Esseni hanno sempre studiato ed approfondito la scienza della bocca attraverso l’arte sacra del canto e della parola. San Giovanni l’Esseno, infatti, disse: “La bocca è uno spazio d’aria e d’acqua, dove l’uomo vive con se stesso e con gli altri”. L’acqua che si trova nella bocca è unita all’acqua che avvolge e circonda l’uomo, che noi chiamiamo il “corpo d’acqua”. Esso è legato ai sentimenti, al cuore, alle emozioni. Prendersi cura del proprio corpo d’acqua significa anche prestare attenzione alle parole che si pronunciano fino ad assaggiarle, a masticarle per sapere cosa trasmetteranno all’altro, qual è il loro fine ultimo.
È necessario chiedersi: “Cosa stiamo offrendo quando parliamo?”. Il canto, di per sé, agisce potentemente sui sentimenti. Esso struttura il cuore e può renderlo stabile in seno al sacro. Il canto incarna, chiarifica le emozioni e fortifica la volontà: è ottimo intonare dei canti vivificanti e belli! Gli uomini hanno sempre cantato nei momenti difficili, per farsi coraggio e andare avanti. Essi vivevano in questi canti e questi vivevano in loro grazie al corpo d’acqua, ovvero il corpo degli scambi, della comunicazione. Un inno nazionale, ad esempio, illustra molto bene questo fenomeno. Gli Esseni amano molto cantare insieme. Hanno infatti sviluppato l’arte sacra del canto, il quale affina i sentimenti e scioglie i blocchi. Il canto viene orientato, rivolto verso la vita e i suoi misteri. È un sapere vivente, una saggezza. Cantare e parlare significa quindi vivere nella saggezza che riempie la nostra bocca, il nostro corpo d’acqua, ovvero tutto il nostro essere. Cantare significa anche andare verso l’altro, raggiungere gli altri, conoscerli e perfino toccarli. Tramite questa nuova consapevolezza, possiamo raggiungere un nuovo modo di vivere con la Natura e con se stessi: ciò che introduciamo nella nostra parola è ciò che introduciamo in noi stessi e negli altri. Un pensiero che sia rivolto verso la Luce, verso la coscienza, è essenziale. Cantare da soli è un bene, ma cantare insieme è molto meglio. È il cammino della fratellanza. Significa nutrire il corpo d’acqua con la saggezza di pensieri elevati e di intenti puri. Ecco una chiave: i canti sacri esseni sono collegati al mondo divino. Essi trasmettono delle forze e delle energie uniche che chiarificano, guariscono, fortificano e liberano a tutti i livelli. Cantare significa offrire e tramettere la Luce per il Bene di tutti gli esseri.